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20 aprile 2024

Treviso

QUALE SEDE PER LA PROVINCIA DI BELLUNO E TREVISO?

Il buon senso la vorrebbe a metà strada tra i due vecchi capoluoghi di provincia

| Carlo De Bastiani |

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| Carlo De Bastiani |

TREVISO - Che il Sant'Artemio, sede della provincia di Treviso, sia stata una spesa inutile e uno sperpero di denaro pubblico ora lo pensano un po' tutti. Costata alla collettività circa 80 milioni di Euro, con il nuovo riordino delle province il suo utilizzo futuro è alquanto incerto.

La nuova provincia "Treviso e Belluno", come già la chiamano i trevigiani, ma che nel rispetto dell'ordine alfabetico dovrà chiamarsi "Belluno e Treviso", avrà bisogno di una sede molto più centrale rispetto alla nuova geografia.

Sarà difficile per i trevigiani accettare che la nuova sede sia a Belluno, così come sarà difficile per i bellunesi accettare di dover andare a Treviso per recarsi nella sede della provincia.

Se i politici avessero come obiettivo l'interesse dei cittadini (era ironico sia chiaro) non si porrebbero nemmeno il problema delle due sedi per una sola provincia in quanto vanificherebbe i motivi della fusione, ovvero il risparmio di denaro pubblico.

Penserebbero ad una posizione agevole sia per i residenti del Trevigiano che per quelli del Bellunese. La posizione ideale potrebbe essere appunto Vittorio Veneto che si trova a metà strada tra le due vecchie province.

Villa Papadopoli (in foto) potrebbe sicuramente essere una sede più che dignitosa. Gli spazi sarebbero adeguati considerando il fatto che gran parte dei ruoli affidati oggi alle province passeranno a comuni o regione. Alle province rimarrebbero i compiti di tutela e valorizzazione dell'ambiente, pianificazione territoriale, della viabilità e del trasporto provinciale.

Tutto questo è ovviamente prematuro visto che dall'abolizione delle provincie si è passati in poche settimane alla riorganizzazione, non è detto che dalla riorganizzazione si passi al "lasciamo tutto così com'è". Tra i politici c'è già chi intende impugnare il provvedimento del governo Monti davanti alla Corte Costituzionale.

Sta di fatto che se le cose non cambiano bisogna ridisegnare la geografia del Veneto come quella delle altre regioni. I tempi sono strettissimi. Entro fine agosto deve essere finito tutto. L'incarico è affidato alla Conferenza permanente Regione-autonomie locali presieduta dall’assessore al bilancio Roberto Ciambetti. Fanno parte di questa Conferenza alcuni presidenti di provincia tra cui Muraro, alcuni sindaci e un rappresentane per le comunità montane.

 


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Carlo De Bastiani

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