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30 gennaio 2025

Treviso

Quanti sono? Dove sono? Quanti soldi prendono i profughi?

Intervista al Prefetto Marrosu sulla situazione della provincia di Treviso

| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

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Quanti sono? Dove sono? Quanti soldi prendono i profughi?

TREVISO - L'ultima tragedia nel canale di Sicilia con oltre 300 morti continua ad interpellare l'Europa e l'Italia.

La celebre espressione evangelica "i poveri, li avrete sempre con voi" fa il paio con un altro dato storico: i migranti si muovono nella scacchiera del mondo alla ricerca di situazioni più accettabili e umane.

La storia, sin dall'antichità greca e romana, con l'uso del termine "barbaro" ha segnato la vita dell'uomo e continua a farlo, anche oggi. E' la lunga storia dei beni della terra e la loro distribuzione più equa.

E ci tocca da vicino, anche oggi nel nostro territorio.

Ne abbiamo parlato con il Prefetto di Treviso, Maria Augusta Marrosu.

 

Quali sono le modalità in base alle quali arrivano gli immigrati nella Provincia di Treviso?

Gli immigrati arrivano nell’ambito delle assegnazioni operate dal Ministero dell’Interno, Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione. Dette assegnazioni tengono conto della consistenza demografica delle varie regioni italiane e, in ambito di Regione Veneto, la successiva ripartizione tra province viene effettuata dalla Prefettura di Venezia sempre sulla base del criterio demografico.

Alcuni dati significativi: quanti ne sono arrivati durante il 2014, che è poi il suo primo anno a Treviso? Quanti di loro sono rimasti nella nostra Provincia e quanti l'hanno lasciata nel frattempo? La loro presenza in questo periodo e la dislocazione sul territorio...

Attualmente sono presenti in provincia 273 migranti, richiedenti la protezione internazionale. Buona parte dei migranti qui assegnati hanno comunque da subito abbandonato le strutture di accoglienza ove erano stati accolti, potendosi avvalere di reti familiari e amicali presenti in altri contesti territoriali.

Si favoleggia sulla quantità di risorse che ciascun rifugiato otterrebbe giornalmente dallo Stato. Il singolo o la struttura accogliente riceve una indennità giornaliera? ammonta a quanto? e per quanto tempo?

Il contributo viene erogato alla struttura che garantisce l’accoglienza del migrante. Le convenzioni, in questi giorni in corso di proroga nelle more dello svolgimento di una nuova gara pubblica, possono essere stipulate fino al 31.12.2015, salva la possibilità per la prefettura di recedere dalla convenzione nel caso di cessate esigenze. Per quanto riguarda il migrante ospite, a quest’ultimo compete invece un pocket money di euro 2,5 al giorno con un massimo di 7,5 euro per nucleo familiare, da erogare sotto forma di “buoni” (spendibili in strutture ed esercenti convenzionati) o di carte prepagate da utilizzare a seconda delle necessità dell’ospite (per schede telefoniche, snack alimentari, giornali, sigarette, fototessera, biglietti per trasporto pubblico). Al migrante viene inoltre consegnata, all’ingresso nella struttura (una tantum), una tessera/ricarica telefonica di euro 15.

E' possibile che gli immigrati possano essere inseriti in programmi di pubblica utilità, nei cosiddetti lavori socialmente utili, a favore del territorio in cui vivono?

Gli immigrati possono essere impiegati in attività di volontariato, previa copertura assicurativa.

Ci sono convenzioni in atto nella nostra Provincia? dove?

Non ne abbiamo conoscenza.

Quante e quali strutture attualmente si rendono disponibili all'accoglienza?

I soggetti che sin qui hanno dato disponibilità ad accogliere migranti sono i seguenti: “Caritas Tarvisina”, Caritas di Vittorio Veneto, Cooperativa “Una Casa per l’Uomo”, Cooperativa CODESS, Cooperativa Servire, Integra – Cooperativa Sociale. Con i medesimi sono attive apposite convenzioni.

Le Amministrazioni Comunali come si atteggiano rispetto alle sue richieste di collaborazione? il loro atteggiamento è legato eventualmente alla colorazione politica della maggioranza?

Si registrano differenti posizioni e livelli di collaborazione. Ad oggi, in ogni caso, le strutture fisiche deputate all’accoglienza sono tutte nella disponibilità di soggetti privati.

Una valutazione complessiva sul comportamento degli immigrati e dei rifugiati nel nostro territorio

I profughi accolti si sono complessivamente dimostrati rispettosi delle regole delle strutture in cui sono accolti. Singole problematiche eventualmente insorte sono state immediatamente affrontate e risolte.

 

pietro.panzarino@oggitreviso.it

 

 

 


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