Referendum Stiga, Cgil: “No a ricatti occupazionali”
Il segretario della Fiom di Treviso: “Eccesso di flessibilità ha abituato male le imprese”
| Matteo Ceron |
CASTELFRANCO - "L'eccesso di flessibilità introdotto dalle innumerevoli leggi sul lavoro degli ultimi anni ha abituato male le imprese che si sono organizzate di conseguenza. Oggi si prova a tornare indietro e non è accettabile il ricatto occupazionale".
Lo ha detto oggi il segretario generale della Fiom Cgil di Treviso, Enrico Botter, intervenendo sul referendum con cui i lavoratori della multinazionale Stiga di Castelfranco Veneto hanno respinto l'accordo sulla stagionalità precludendo la riassunzione di circa 150 dipendenti con contratto a termine.
"Forse - dice Botter - è arrivato il momento di rivedere il decreto del 1963 che definisce quali attività possono assumere i tratti della stagionalità e quali no. Mentre da anni ci battiamo contro la precarietà cercando di tenere insieme le esigenze dell'impresa e dei lavoratori e siamo impegnati nel consolidare l'occupazione attraverso la contrattazione aziendale nel territorio, la politica autoreferenziale ci consegna un quadro normativo sempre più contraddittorio".