REGISTRI DELLE TRASFUSIONI DISTRUTTI DA UN’INFILTRAZIONE D’ACQUA
Una donna cerca di ottenere un risarcimento, ma in ospedale le hanno detto che le carte non esistono
Montebelluna – Circa trent’anni fa aveva subito una trasfusione dopo aver dato alla luce un bambino. Proprio quella trasfusione pare le abbia provocato dei danni che ora pretende le vengano risarciti.
Il problema è che non si riesce a trovare la documentazione relativa al trattamento cui era stata sottoposta.
Pare che sia marcita nell’acqua a causa di un’infiltrazione negli archivi dell’Usl 8 (quanti altri documenti analoghi possono aver fatto la stessa fine?).
La donna per questo si era rivolta al difensore civico comunale. L’obbiettivo è appunto quello di arrivare ad un risarcimento come indennizzo in quanto soggetto danneggiato da trasfusioni e da somministrazione di emoderivati, ma tutto è stato bloccato prima che si potesse dare avvio alla causa, dato che, appunto, documenti non ce ne sono.
La donna ha testimoni pronti a provare che la trasfusione era avvenuta nel reparto di ginecologia dell’ospedale di Montebelluna.
Ma alla richiesta di ottenere i registri delle trasfusioni le è stato risposto che erano andati distrutti a causa di un’infiltrazione d’acqua. Ora si attendono risposte dell’Usl 8, che non ha ancora comunicato ufficialmente la propria posizione in merito.