A rischio 10mila posti letto
I nuovi standard penalizzano gli ospedali
ROMA - L'applicazione del regolamento sugli standard ospedalieri, approvato ieri dalla Conferenza Stato-Regioni, potrebbe portare al taglio di 10mila posti letto. E' quanto risulta elaborando gli ultimi dati disponibili del Ministero della Salute relativi al 2012. I letti per malati acuti, infatti, sarebbero in surplus di circa 17mila unità, mentre sarebbero necessari ulteriori 6.500 posti letto per lungodegenze per raggiungere i parametri.
Dalle cifre - che trovano conferma anche dal segretario nazionale della Fp-Cgil Medici Massimo Cozza - risulta che per rispettare il tetto previsto di 3,7 posti letto per 1.000 residenti (di cui '3' per gli acuti e lo '0,7' per riabilitazione e lungodegenze), il Servizio sanitario nazionale dovrà' ancora effettuare una sforbiciata ai letti.
L'Emilia Romagna è la regione con il rapporto più elevato (4,67 posti letto per 1.000 residenti), mentre è la Campania quella con il rapporto inferiore (3,24 pl per 1.000 residenti).