Rom, 200mila in Italia: tra le percentuali più basse d'Europa
70.000 con cittadinanza italiana e 130.000 provenienti dai Balcani
ITALIA - Sono circa 200mila i Rom, Sinti e Camminanti in Italia, di cui 70.000 con cittadinanza italiana e 130.000 (in costante aumento da Bulgaria e soprattutto Romania) provenienti dai Balcani. E' quanto emerge da un Rapporto dell'Opera dei Nomadi, con cifre che tornano di attualità in vista della Giornata internazionale dei rom, sinti e caminanti, l'8 aprile.
''Dei 130.000 il 30% proviene dalla Jugoslavia a partire dal 1966 (fino al 1991-92) ed il restante dalla Romania, con poche centinaia di presenze dalla Polonia ed Albania e 10mila dalla Bulgaria (in aumento costante). Le ultime due generazioni di Rom “jugoslavi” sono nati in un Paese, l’Italia, che non riconosce lo jus soli e nega quindi ai minori uno dei requisiti fondamentali per un’equilibrata educazione ed integrazione : la cittadinanza''.
''In percentuale quindi i Rsc costituiscono meno dello 0,03% della popolazione, una delle più basse d’Europa. La minoranza dei Rom-Sinti è caratterizzata da una bassa speranza di vita (l’età media si aggira sui 40 – 50 anni) e dalla presenza di una alta percentuale di minori (il 60% della popolazione Rom, Sinta ha meno di 18 anni. Il 47% dei minori ha dai 6 ai 14 anni; il 23% dei minori ha un’età compresa tra i 15 e i 18 anni e la restante percentuale di minori, il 30%, ha un’età tra gli 0 e i 5 anni)''.