Rudy Milani è il primo veneto eletto alla presidenza nazionale dei suinicoltori di Confagricoltura
Una grande sfida per l’allevatore zerotino: il Veneto è la quarta regione italiana per produzione di carne suina
| Manuel Trevisan |
ZERO BRANCO – Ieri, venerdì 1 marzo, per la regione Veneto è stata una giornata memorabile. Per la prima volta, infatti, Confagricoltura elegge un allevatore nostrano ai vertici del settore suini.
Si tratta di Rudy Milani, 43 anni, trevigiano di Zero Branco, nominato nuovo presidente della federazione nazionale di settore. È il più giovane eletto al top nazionale di Confagricoltura sul fronte allevatori, ma vanta già una notevole esperienza in ambito sindacale: da dieci anni è presidente dei suinicoltori di Confagricoltura sia regionale che della Marca.
Milani si troverà così ad affrontare una grande sfida: gestire un settore – quello della suinicoltura italiana - che si trova tra le top five in termini di qualità e di controlli (insieme a Germania, Danimarca, Spagna e Olanda) ma che è stato messo a dura prova dall’emergenza pandemica. Nello specifico, nel 2020, la chiusura del canale Horeca ha fatto crollare del 40 per cento i consumi totali.
“Raccolgo il testimone dal presidente uscente, il romagnolo Claudio Canali – commenta l’allevatore zerotino - per portare avanti le istanze già ottimamente seguite e le sfide come la necessità di essere più incisivi per quanto riguarda l’export, che assumerà un ruolo importante soprattutto nei Paesi asiatici”.
Il neo presidente, infine, si esprime sulla diffusione in Europa della peste suina, argomento che sta destando molta preoccupazione nel mondo dell’allevamento. “Dovremo adottare misure di contenimento efficaci. Il malaugurato diffondersi di un’epidemia di peste suina in Italia condannerebbe a morte le aziende di allevamento e una quota importante dell’export agroalimentare nazionale, che vale 8 miliardi”.