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05 dicembre 2024

Oderzo Motta

Sabato torna il presepio vivente di Cessalto

Ultima rappresentazione: si recupera quella saltata per il maltempo nel giorno d'Epifania

| Angelo Giordano |

| Angelo Giordano |

Sabato torna il presepio vivente di Cessalto

CESSALTO - Nel giaciglio di paglia della capanna della Natività, fra gli estasiati genitori Giuseppe e Maria, c’è un Gesù Bambino con un ciuccio rosa poiché si tratta di una femminuccia, e a quanto pare la scelta ha dettato parecchio scalpore stando ad alcuni commenti apparsi sui social o pronunciati a mezza voce che l’hanno definita come una vergogna o addirittura un proposito di snaturare la realtà storica e religiosa.

Accade nel Presepe Vivente Inclusivo di Cessalto, organizzato dalla Parrocchia di Cessalto in collaborazione con l’Organizzazione di Volontariato Il Melograno, giunto ormai alla sua sesta edizione e famoso oltre che per la scenografia curata nei minimi dettagli pure per la presenza fra gli oltre cento figuranti anche di persone con varie forme di disabilità, fisica, intellettiva e/o sensoriale.

Interpellato nel merito Don Mauro Gazzelli Parroco di Cessalto replica: «Non si tratta di una provocazione ma semplicemente di una fatalità poiché la coppia destinata ad interpretare Giuseppe e Maria, offertasi molti mesi fa, ha poi avuto una femminuccia e l’abbiamo interpretato come una volontà divina, la volontà di voler rendere omaggio a tutte le donne che purtroppo sono o sono state vittime di violenze o addirittura femminicidio.»

Aggiunge Don Mauro: «Se i potenti della terra anziché farsi la guerra procurando la morte di moltissimi bambini come fece Erode duemila anni fa, a Natale prendessero in braccio un bimbo o una bimba appena nati e lo chiamassero simbolicamente “Pace” forse la pace stessa potrebbe diffondersi nel mondo ed evitare a molte popolazioni inutili sofferenze.»

Loredana Dridani, direttrice artistica del presepe e volontaria del Melograno nonché Daniele Furlan che del Melograno è presidente all’unanimità ribadiscono: «Creare un Presepe Vivente è un’opera che richiede un grande sforzo ed alla quale si lavora tutto l’anno, ma soprattutto necessita la coesione di un gruppo composto da 120 persone che non solo mette in scena ma diventa una vera e propria comunità dove una nascita si celebra indipendentemente dal sesso del neonato/a perciò lasciamo da parte le polemiche ed invitiamo tutti quanti alla prossima rappresentazione che a causa del maltempo è stata rinviata a sabato 13 gennaio sempre dalle 17,30 alle 19,30 nel sagrato della Chiesa Parrocchiale di Cessalto. L’ingresso è libero e gratuito.»


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