"Sarà smantellato anche l'Istituto Oncologico di Castelfranco?"
Il Pd bacchetta Renato Mason: “Prima promuove lo IOV e poi non stanzia i fondi per concretizzarlo”
CASTELFRANCO - Teresa Spaliviero, segretaria del circolo Pd di Castelfranco, punta il dito sui vertici della sanità regionale e bacchetta Renato Mason attualmente membro della Commissione regionale per gli interventi in tecnologia e edilizia della sanità, reo di non essersi ancora attivato per la realizzazione di opere strutturali importanti, per l’ospedale cittadino.
“Nessuno di noi è contrario all’arrivo dello IOV – esordisce Spaliviero -. Da anni lo stiamo dicendo tutti. L’ultimo in ordine di tempo è stato Renato Mason, ex direttore generale dell’ULSS e tuttora membro della CRITE, la Commissione regionale per gli interventi in tecnologia e edilizia della sanità, quella che deve decidere di assegnare all’ospedale di Castelfranco i milioni che servono per la radioterapia (fare i bunker e attrezzarli). E proprio lui vorrebbe invitarci ad andare in piazza per velocizzare lo IOV! Ma che si sbrighino piuttosto lui e i suoi compagni leghisti ad assegnare ufficialmente i fondi per lo IOV, tanto per avere una qualche garanzia che lo IOV viene per restarci e non solo di passaggio!”
Il segretario del circolo Pd castellano ribadisce poi che fin tanto che non saranno realizzate le opere che garantiranno allo IOV una permanenza certa a Castelfranco, la battaglia politica in difesa dell’ospedale continuerà. Il timore di molti, non solo del Pd cittadino, è che la sede dell’istituto oncologico veneto sia uno specchietto per le allodole: si promette lo IOV per fare digerire alla cittadinanza i tagli dell’ambito generalista, salvo poi smantellare anche questo.
Ma la segretaria Spaliviero incalza: “Quando poi Mason lamenta che le persone vanno a farsi curare altrove, dovrebbe ricordare che proprio durante la sua direzione molti ottimi medici dell’ospedale di Castelfranco se ne sono andati, come se l’obiettivo dell’Ulss fosse stato quello che ridurre l’attrattività di Castelfranco. E comunque il nostro ospedale, completato con il project financing che tutti noi stiamo pesantemente pagando, perché sottrae ogni anno parecchi milioni ai servizi ospedalieri e territoriali, è perfettamente in grado di ospitare sia lo IOV sia l’ospedale generalista da 300 posti (previsti dalle schede regionali del 2013), soprattutto se vengono completati i due piani (10° e 11°) ancora al grezzo, come promesso dall’attuale Direttore Generale durante il recente Consiglio Comunale”.