Scritte alla Serena: “Fuoco a caserme che ospitano immigrati”
Il sindaco di Casier condanna: «No ad atti vili che istigano a violenza e odio razziale». Bisinella: «Gestione sbagliata crea tensione sociale»
| Matteo Ceron |
CASIER – “Fuoco alle caserme che ospitano immigrati: basta immigrazione”: così recita la scritta trovata su uno dei muri della caserma Serena, in via Zermanese a Casier.
Il sindaco di Casier e la giunta condannano con fermezza le scritte lasciate nella notte. «In un momento così delicato per il nostro territorio c'è bisogno che arrivino proposte costruttive in grado di promuovere la pace sociale e non di atti vili che istigano alla violenza e all'odio razziale», dichiara Miriam Giuriati, che nella mattinata ha già presentato una denuncia contro ignoti e portato a conoscenza dell'accaduto la Prefettura di Treviso.
Sono anche stati presi immediati contatti con la cooperativa Xenia, che ha in gestione dal demanio la caserma dove dal 17 luglio scorso sono ospitati i profughi, perché si provveda celermente alla pulizia del muro.
Condanna il gesto anche la senatrice di "Fare!" Patrizia Bisinella. «Le frasi che incitano alla violenza scritte sul muro della caserma “Serena” di Casier sono il frutto di una gestione sbagliata del fenomeno migratorio, che ha creato e continua a creare tensioni sociali: se si parla solo alla pancia della gente non si risolve nulla - dichiara Bisinella -. Il gesto è deprecabile e va condannato. Il problema della collocazione dei richiedenti asilo continua a non essere affrontato con buonsenso. Inutile alzare barricate e lanciare allarmismi: serve collaborazione tra prefetture, forze dell’ordine e sindaci.
“Fare!” sta facendo approvare anche nei Comuni della provincia di Treviso una mozione per il rilascio di un permesso umanitario temporaneo di libera circolazione degli immigrati in Europa, a nostro avviso l’unico modo per segnare una svolta e far sì che l’Italia non sia più sola nell’affrontare la questione. Si prevedano lavori socialmente utili e precise regole di comportamento: a Verona, il sindaco Flavio Tosi sta dimostrando che gestire il fenomeno in modo adeguato è possibile».
(Nella foto la scritta trovata alla caserma Serena)