Sempre più famiglie senza risorse
E il Comune, a volte, paga anche i funerali
CONEGLIANO - Le famiglie non hanno più i soldi per le rette dell’asilo. E per non togliere il pranzo ai bambini (come fecero gli amministratori di Adro, in provincia di Brescia) il Comune è costretto a triplicare gli sforzi. Lo spiega l’assessore ai Servizi Sociali, Enzo Perin: «Nel primo trimestre del 2013 abbiamo triplicato i contributi alle scuole materne per i pasti dei bambini. Se la famiglia non riesce a pagare per intero la retta, preferiamo venire incontro alla scuola materna, pagando noi i pasti». Un quadro d’emergenza che sembra aggravarsi di giorno in giorno: «Le persone vengono in municipio a chiedere di pagare le bollette, ma non ci sono certezze per la ripresa».
L’amministrazione investirà ancora sugli asili: nell’ultimo anno scolastico i due nidi comunali (Panizza e Zamboni) sono andati esauriti (occupati tutti i 120 posti). Per il prossimo anno saranno ridefinite le tariffe e le fasce di reddito Isee anche per i non residenti; è lecito quindi aspettarsi un incremento delle domande. Servizi sociali attenti non solo ai piccoli, ma anche ai nonni, altra fascia che risente particolarmente della crisi. Nel 2012, il Comune ha erogato 176 contributi per il pagamento delle rette della casa di riposo, ed ha aiutato 199 persone in difficoltà distribuendo un totale di 18 mila pasti gratuiti. Venti i contributi, fino a 500 euro, versati alle famiglie che faticano ad arrivare a fine mese.
Si fa largo tra i coneglianesi una nuova necessità: quella dei ricoveri temporanei dei genitori anziani, magari una settimana, il tempo di concedersi una vacanza senza dover pensare al genitore non più autosufficiente: 27 richieste di questo tipo nel 2012, di cui 16 accolte. Perin chiude il quadro con un dettaglio…malinconico: a causa delle difficoltà economiche della famiglia (o forse del disinteresse verso il parente estinto?), nel 2012 il Comune è stato costretto a organizzare, e pagare, anche due funerali.
A.D.P.