Castellana – Nascono le indennità da “servitù di allagamento” nella Regione Veneto: indennizzi da corrispondere ai proprietari delle aree interessate dagli interventi di contenimento delle piene.

La Regione del Veneto è la prima in Italia a prevedere la possibilità di costituire questo tipo di servitù.
In pratica, per prevenire rischi di allagamento, si individueranno delle aree dove realizzare degli invasi da allagare in caso di necessità e permettere così di ridurre le portate a valle dei corsi d’acqua.

In provincia di Treviso al momento sono previsti due progetti. Si tratta di una laminazione lungo il fiume Livenza nel comune di Portobufolè, in località Prà dei Gai, che interesserà 30 milioni di mc. Il secondo intervento è previsto nei comuni di Fonte e Riese Pio X, lungo il torrente Muson dei Sassi: qui è progettata una cassa di laminazione di 1 milione di mc per salvaguardare le aree a valle e il centro abitato di Castelfranco.         

Per “compensare” i cittadini, la Regione introdurrà un regime d’indennizzo per quegli agricoltori i cui terreni, individuati come aree di laminazione, potranno mantenere la destinazione produttiva.

Il sistema di indennità prevede una quota riferita alla perdita del valore del terreno e una quota riferita ai danni procurati dalla mancata produzione del fondo, da determinarsi in relazione alla frequenza degli allagamenti e alla loro durata.

“Si tratta – ha sottolineato l’Assessore regionale all'ambiente Giancarlo Conta – di un percorso innovativo, che intendiamo avviare con spirito di condivisione con le categorie”.
“E’ intenzione della Regione – ha poi precisato Conta – realizzare interventi per prevenire fenomeni di allagamento, e con questo pensiamo di creare una rete di bacini idraulici da utilizzarsi in caso di emergenza”.