24/04/2024pioggia debole

25/04/2024pioggia debole e schiarite

26/04/2024nubi sparse

24 aprile 2024

Treviso

SETTIMANA CORTA, CONFARTIGIANATO BOCCIA LA PROPOSTA

Il presidente Pozza dice al ministro Sacconi che è impraticabile nelle piccole e medie imprese

| Laura Tuveri |

| Laura Tuveri |

SETTIMANA CORTA, CONFARTIGIANATO BOCCIA LA PROPOSTA

Treviso - Settimana corta, per lavorare tutti. La proposta del ministro del Lavoro Maurizio Sacconi non piace a Confartigianato, che la ritiene non attuabile nel sistema artigiano e della piccola impresa.

Mario Pozza, presidente Confartigianato Marca Trevigiana, pensa infatti che per le imprese piccole e medie non sia fattibile la proposta del ministro trevigiano in quanto risulterebbe assai difficile definire una giornata standardizzata/ciclica per ridurre la settimana lavorativa da 5 a 4 giorni considerata la tipicità della sua produzione che si basa alla flessibilità e versatilità delle mansioni del personale. S

econdo l’imprenditore trevigiano l’adozione della proposta della settimana corta converrebbe, invece, al Governo “perché scarica sulle imprese e sul sacrificio dei lavoratori dipendenti il costo della crisi senza attingere ai fondi che dovrebbero essere sbloccati degli ammortizzatori sociali”.

Pozza chiarisce che “Il provvedimento –- potrebbe essere vantaggioso per le piccole e medie imprese solo nel momento in cui la scelta del giorno di riduzione del lavoro venisse unilateralmente definita dal datore di lavoro, in virtù dei picchi lavorativi e dall’imprevedibilità delle commesse.

Temiamo che in caso contrario la settimana corta possa realizzarsi solo siglando, ditta per ditta, accordi con il sindacato per stabilire a quale lavoratore toccherà lavorare di meno e conseguentemente guadagnare di meno”.

Pozza, poi, si meraviglia del fatto che nessuno abbia tenuto in considerazione che le relazioni sindacali dell’artigianato non sono di tipo aziendale e che la loro specificità sta nella bilateralità e il fulcro del negoziato è a livello regionale.

Il numero uno di Confartigianato suggerisce al Governo una ricetta per far fronte al problema occupazionale: “Suggeriamo non di ampliare la rosa dei provvedimenti in materia di lavoro, incrementando così i costi e le incertezze burocratiche per le imprese, ma l’effettiva applicazione delle norme esistenti emanando i decreti attuativi del decreto anticrisi n.185 del 29 novembre scorso (disoccupazione ai lavoratori sospesi e cassa integrazione in deroga), nonché il rilancio del contratto di inserimento per assumere, con concreti sgravi contributivi per le imprese , quei lavoratori che nonostante il ricorso agli ammortizzatori sociali perderanno comunque il posto di lavoro”.

 


| modificato il:

Laura Tuveri

Leggi altre notizie di Treviso
Leggi altre notizie di Treviso

Dello stesso argomento

vedi tutti i blog

Grazie per averci inviato la tua notizia

×