SICUREZZA STRADALE, IL T-RED NON SERVE
Il direttore della Cna, Giuliano Rosolen, critica lo strumento e chiede un confronto fra Comuni e associazioni di categoria
| Laura Tuveri |
Treviso - Il direttore dalla Cna, Giuliano Rosolen, interviene sulla questione t-Red che giudica un modo sbagliato di affrontare la questione della sicurezza sulle strade. Rosolen su questo scottante tema chiede un confronto fra categorie economiche ed enti locali per mettere in atto azioni trasparenti a garanzia della sicurezza stradale e propone anche di introdurre il contasecondi ai semafori.
Il direttore della Confederazione nazionale dell’artigianato ritiene, che “Lo scandalo dei T-Red è emblematico di un modo sbagliato di affrontare i problemi, aggravato dall’elemento vessatorio, reso ancora più chiaro dalle modalità operative delle macchine. La nostra proposta è quella di installare subito il contasecondi ai semafori nei punti più pericolosi delle strade comunali e provinciali”. Rosolen pensa, infatti, che quando si affronta il tema della sicurezza stradale, bisogna adottare misure più ragionate.
“L’idea che la prevenzione si faccia solo con la repressione e le ammende è perversa. Se poi questo avviene con strumentazioni ‘truccate’, al di là della stessa volontà delle amministrazioni comunali che le hanno installate, il quadro appare ancora peggiore”. “Rosolen sostiene, inoltre, che il T-Red “si è rilevato un balzello vessatorio soprattutto per gli operatori economici.
Il danno economico per le multe, le penalizzazioni sulle patenti che minano la possibilità di lavorare si aggiunge all’inefficacia dei T-Red, visto che comunque la sinistrosità sulle strade rimane alta. Se davvero ci si vuole impegnare per la sicurezza stradale complessiva, soprattutto all’interno dei centri urbani, si scelga uno strumento più efficace come il contasecondi: un dispositivo che indica chiaramente all’automobilista, con segnaletica luminosa posta al lato del semaforo,il tempo preciso che intercorre nel cambio del colore del semaforo, da arancione a rosso, evitando la classica incertezza che spesso, a causa di brusche accelerazioni o frenate, è all’origine di gravi incidenti. Una scelta di questo tipo da parte degli enti locali potrebbe favorire l’inserimento del contasecondi nel codice della strada”.