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25 agosto 2024

Treviso

Il sottosegretario Ostellari: "Carceri? Stiamo facendo tanto. Tra i progetti realizzati abbiamo riaperto a Treviso l'istituto minorile"

"Abbiamo bisogno di istituti adatti per spazi e attività, per insegnare il futuro ai giovani e un mestiere"

| Ansa |

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Il sottosegretario Ostellari:

TREVISO - "Non facciamo l'errore di attribuire alla società e al sistema di rieducazione penale la colpa dei crimini. L'unico responsabile dei crimini è il criminale". Lo ha affermato il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Ostellari, a 'Giù la maschera', il programma condotto da Marcello Foa su Radio 1 Rai, nella puntata di oggi dedicata al tema 'Carceri sovraffollate: è vera giustizia?'.

Per quanto riguarda le carceri minorili, Ostellari ha spiegato che gli attuali istituti "sono luoghi inadatti per fare quello che oggi sia utile fare: l'educazione dei minori. Noi abbiamo bisogno di istituti adatti per spazi e attività, per insegnare il futuro ai giovani e un mestiere. Da quando siamo arrivati abbiamo fatto ripartire i lavori al Beccaria, dove nel dicembre 2022 fuggirono 7 ragazzi. Abbiamo riaperto Treviso e stiamo per completare Rovigo, un edificio all'avanguardia per le finalità che vogliamo raggiungere. Lo si fa solo il carcere? No. Ecco perché stiamo lavorando con le regioni per aprire delle comunità socioeducative. Il carcere è uno strumento utile se va garantita la sua funzionalità". Sulle carceri per adulti, Ostellari ha ricordato che sono stati sbloccati, grazie al lavoro del Ministero delle infrastrutture "166 milioni di euro per il piano di investimento per migliorare e ampliare lo spazio interno. Serve per le carceri minorili e degli adulti. Ricordo che nel nostro sistema ci sono già le pene alternative alla detenzione: ci sono quasi 100 mila persone che sono seguite dal sistema. Per diversificare il percorso va analizzato un punto essenziale, che la sinistra ha sempre sottovalutato: quello delle persone problematiche, con problemi psichiatrici, che sono abbandonate nel sistema carcerario. Ci sono persone che hanno più bisogno di cura rispetto all'esecuzione della pena. E su questo stiamo facendo un percorso nuovo rispetto al passato, lavorando con le Regioni, che ci hanno dato la disponibilità per individuare dei luoghi adatti dove far seguire queste persone con personale qualificato. Non solo carcere, ma anche percorsi di rieducazione".

Ostellari ha infine ricordato che il governo ha subito iniziato "un percorso per valorizzare il lavoro all'interno degli istituti. Non solo abbiamo persone che possono uscire dal carcere per andare a lavorare, ma cerchiamo di far entrare aziende e terzo settore per fare produzione. Ovviamente percependo anche uno stipendio, che ti permette di riparare il danno e ti consente, una volta uscito dal carcere, di uscire dal circuito criminale. Il 98% dei detenuti quando esce non commette più delitti. E' questo un modo per investire sul futuro della nostra comunità, che sarà più sicura".


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