CONEGLIANO - Si riaccendono i riflettori sul Teatro Accademia, ma il suo futuro è ancora in forse, per la mancanza di un accordo tra i proprietari che lo detengono a parità di quote. Da tempo si era intuito come le visioni per il futuro del Teatro con coincidessero, ma sembrava che la proposta di affidare la gestione a un consorzio, con l’appoggio del Comune, potesse essere un valido compromesso. Ora, a distanza di mesi e a fronte di una proposta economica concreta presentata dal gruppo di operatori del settore, intenzionati a fondare il consorzio, l’ok della proprietà non è ancora arrivato. Si attende un appuntamento formale tra le parti per metà ottobre, ma intanto sono trapelati alcuni nodi da dirimere da parte della proprietà.

Intanto la questione abbonamenti: un numero rilevante di abbonati alla stagione di prosa pre-pandemia non ha potuto usufruire di 5 spettacoli già pagati, ricevendo rassicurazioni sul fatto che verranno recuperati, cosa finora non avvenuta. C’è stato il tentativo di inserire la questione nella trattativa, ma le società del consorzio non se la sono sentita di farsi carico del problema; si sono comunque proposte di dare una mano. Uno dei due proprietari ha poi ritenuto che l’offerta non fosse congrua, ma dal canto del consorzio è stato rilevato come la cifra stabilita sia in linea con i prezzi di mercato. La trattativa è dunque ancora aperta, se pure vincolata alla decisione tra le due famiglie proprietarie su come accordarsi finanziariamente tra di loro.

Anche la politica discute sul futuro del Teatro, in particolare il consigliere di Noi Democratici Francesca Di Gaspero che da mesi segue la questione e chiede risposte ufficiali al sindaco e alla giunta a suon di interpellanze. Nell’ultima, datata 5 ottobre, chiede nuovamente che la cittadinanza sia messa al corrente della situazione. “Non possiamo decidere cosa fare a casa degli altri. Siamo anche noi in attesa di capire quali siano le intenzioni della proprietà” ha ribattuto il sindaco Fabio Chies. E alle accuse dell’opposizione risponde: “Purtroppo si punta il dito su cose che non dipendono esclusivamente da noi, ma se hanno una soluzione da proporre invece di criticare sempre, ben venga”. D.A.