UMAGO -  Giornata altalenante ieri  per i tennisti italiani impegnati al 26° torneo di Umago. Sono scesi in campo Andreas Seppi e Fabio Fognini.

Sulla carta dovevano essere incontri senza storia, ma per Seppi è continuato il momento difficile, già emerso chiaramente nella giornata di martedì sera. Seppi, terzo nella testa di serie del torneo, 24° nel ranking ATP, se la vedeva con il portoghese Joao Sousa, 51° nella medesima classifica.

Di fatto non è mai entrato in partita, con i numerosi tifosi italiani ammutoliti per un gioco stanco, senza colpi da campione. Seppi si è arreso in circa un'ora, battuto per 6-2, 6-2. Insomma  non è mai entrato in partita!

Altra musica, invece, con Fabio Fognini, 32° nel ranking, con una partenza scoppiettante, ha vinto i primi tre games, come si trattasse una vera e propria passeggiata contro il bosniaco Damir Dzumhur, 100° nella medesima classifica, apparso intimorito, che solamente al quarto game ha dato segnali di presenza, arrivando al 3 a 3.

A quel punto Fognini ha messo il turbo e in mezzora ha chiuso il primo set 6 a 3. Alla ripresa del gioco il bosniaco sembrava aver preso in mano la partita, arrivando al 4 a 1 su Fognini, che sembrava in difficoltà.

Invece è tornato protagonista, con una rimonta che lo ha portato a vincere il secondo e ultimo set 7 a 5.

E' seguita la conferenza stampa, durante la quale Fognini  ha confermato il suo obiettivo minimo per questa trasferta, ossia almeno la semifinale, dopo aver ammesso il suo calo di tensione e un momento in cui l'avversario lo ha sorpreso.

Ma poi ha ripreso confidenza, si è sentito più tranquillizzato, ora si sente pronto a giocare fino in fondo la partita di Umago, dove ha sempre giocato bene, anche negli anni precedenti.

Certo c'è l'incognita del caldo e giocare fino a 4  partite in una settimana non è una passeggiata.  Il suo prossimo avversario sarà Sousa, il tennista che ha battuto il suo amico Andreas Seppi.

In serata, Paolo Lorenzi, 85° nel ranking,  se la gioca con il tedesco Philipp Kohlschreiber,  42° nella medesima classifica.

pietro.panzarino@oggitreviso.it