TERRORISMO: IL TREVIGIANO ANDREA ORLANDO NON RISPONDE
È stato raggiunto da un avviso di garanzia della magistratura francese
TREVISO - Si è avvalso della facoltà di non rispondere il trevigiano Andrea Orlando, raggiunto da un avviso di garanzia della magistratura francese per i reati di associazione sovversiva con finalità di terrorismo.
L'uomo attualmente detenuto nel carcere di Velletri (Roma) per reati contro il patrimonio secondo gli inquirenti transalpini sarebbe organico assieme ad altri veneti ad una struttura impegnata nel reclutamento di elementi da impiegare nella guerriglia del Pkk (organizzazione dei sepatisti curdi attiva in Turchia).
Alla base delle accuse vi sarebbe il ritrovamento di documenti falsi, esplosivi ed agenti chimici per la costruzione di ordigni scoperti durante una perquisizione nella sua abitazione di Marsiglia. Per l'avvocato di Orlando, Alessandra Nava, gli elementi oggi a disposizione trasmessi dalla Procura parigina sono insufficienti alla strutturazione di una ragionevole strategia difensiva.
Perciò, ha spiegato, l'unica opzione logica di fronte al giudice giunto oggi a Velletri per interrogare su rogatoria il suo assistito era quella di non replicare alle domande.
Orlando lo scorso anno era già finito in un'inchiesta simile della Procura di Venezia. Ma l'ordinanza di custodia cautelare era stata neutralizzata dal Tribunale della libertà.