VITTORIO VENETO – L’hanno chiamato d’urgenza. Perché una tigre che fa la cacca molle non promette nulla di buono. Soprattutto se deve esibirsi al circo. La scorsa settimana, il veterinario Renzo Piccin ha aggiunto un nuovo inconsueto paziente alla sua long list di pazienti pelosi: ha curato una tigre.

I domatori del Circo di Praga, che aveva fatto tappa a San Giacomo, una mattina si sono trovati alle prese con l’emergenza “cacca”. La giovane tigre che doveva esibirsi sotto il tendone aveva la diarrea e così i domatori si sono rivolti al medico che, qualche anno fa, aveva curato il “raffreddore” del loro elefante. Renzo Piccin, disponibile come sempre, ha visitato la paziente, si è consultato con un collega di Bari (esperto in patologie da fiera) e ha prescritto alla tigrotta di un anno fermenti lattici e le pasticche del caso.

Qualche giorno dopo, trovandosi a Mansuè dove il Circo era in transito, Piccin ha ridato una controllatina alla tigre che aveva recuperato alla grande la propria funzionalità intestinale. “E’ stato simpatico – ha detto il veterinario Piccin – ritrovare gli “amici” del circo: il domatore che qualche anno fa mi aveva fatto visitare il suo elefante e il domatore di foche, con cui ho stabilito un affettuoso rapporto. All’interno del circo di Praga, che dopo le tappe italiane, si è diretto verso la Francia, vivono parecchie tigri: sono tutte nate in cattività e quindi – rispetto alle tigri cresciute nel grembo di mamma natura – possono essere affette da disturbi apparentemente inconsueti, come i disordini intestinali. La loro esistenza all’interno del circo è comunque serena: la vita di una tigre raggiunge, in genere, i 12 anni. All’interno del Circo di Praga esiste invece un esemplare di 18 anni: una tigre da terza età, che affronta lietamente gli spettacoli che la vedono protagonista. Grazie all’affetto del domatore che, con le tigri, pranza e dorme”.

Non so se chi legge dormirebbe sonni tranquilli se avesse una tigre accanto. Il domatore del Circo di Praga lo fa. Soprattutto se la tigre-cucciola non ha (più) la dissenteria.