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07 febbraio 2025

Nord-Est

Trenitalia, addio. Stop al contratto e (forse) ai ritardi

Zaia dice basta e disdice il contratto con la società dei trasporti

| Stefania De Bastiani |

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| Stefania De Bastiani |

Trenitalia, addio. Stop al contratto e (forse) ai ritardi

VENEZIA - Treni fantasma, vagoni strapieni, ritardi, coincidenze mancate. I pendolari si sono rotti da un pezzo. La Giunta Regionale del Veneto ha rotto ieri: il contratto con Trenitalia. Riunita, la Regione ha deciso di disdire l'accordo di servizio con la società di trasporto del gruppo Ferrovie dello Stato e gestore del servizio regionale nel Veneto. Il presidente Luca Zaia ha messo in chiaro le cose, e per iscritto, inviando una lettera a Trenitalia in cui conferma la volontà della Regione "di non rinnovare la convenzione alla data di scadenza del primo periodo di sei anni previsto al 31 dicembre 2014".

 

Nello stesso tempo, al fine di "garantire la continuità del servizio", e per consentire sia l'espletamento della gara sia il subentro tecnico di un eventuale nuovo gestore, Zaia ha chiesto a Trenitalia "l'attivazione della prosecuzione del servizio nei 12 mesi successivi al termine di durata dello stesso alle medesime condizioni contrattuali".

 

La drastica decisione è stata presa ieri pomeriggio, ma in mattinata le dichiarazioni fatte dallo stesso Zaia avevano lasciato presagire il cambio di rotta. "Il caos nei trasporti ferroviari locali registrato lo scorso 15 dicembre non è legato all'orario cadenzato, ma a una giornata sfortunata, con una serie incredibile di concomitanze. Due giorni fa, ho però ad esempio ricevuto l'ennesima comunicazione - ha riferito Zaia - documentata da foto, di un treno strapieno sulla linea Udine-Venezia: se oggi le cose stanno così, bisogna fare in modo che la situazione sia diversa il 7 gennaio, finite le feste, perché è questo l'aspetto che mi inquieta più di tutti".

 

Il presidente del Veneto ha spiegato come da una settimana l'ufficio legale della Regione "sta lavorando solo allo studio di un quintale di carte firmate, per ricostruire appieno il contratto di servizio, affrontandone tutte le complicazioni e verificare se è possibile fare una gara alla scadenza, il prossimo anno". "Il mio pensiero - ha aggiunto - è che sarebbe la soluzione migliore, perché la libera concorrenza è sana. La Toscana ha già detto che non rinnoverà più il contratto alla scadenza? Ognuno ha il suo contratto e, evidentemente, lo può fare".

 

"Mi piacerebbe - ha ammesso Zaia - che il servizio fosse gestito da una bella società veneta, che dia risposte ai cittadini. Perché veneta? Perché il cane di troppi padroni muore di fame...". Il governatore ha difeso ancora il nuovo orario cadenzato ("penso ci vada riconosciuto il coraggio di aver affrontato il problema con volontà di risolverlo"), precisando però che "se l'idea di fondo è quella di una metropolitana di superficie, questa presuppone puntualità, capacità, cioè numero di vagoni, confort e ospitalità: tutte cose che non può garantire la Regione, ma deve farlo il gestore, pagato con i soldi dei veneti per risolvere i problemi. Noi dobbiamo fare in modo che le cose funzionino e, al riguardo, se si facesse una gara va tutelato bene il periodo di 'limbo', cioè il rapporto con un gestore che sa che non lo sarà più, perché il subentro necessita di un periodo tra i 18 e i 24 mesi".

 

"Quel che è certo - ha concluso - è che, di certo, non ci facciamo bella figura, specie con i turisti, perché lascio immaginare cosa succederebbe se ci fosse un 'trip advisor' dei treni. Ma prima di tutto vengono i centomila veneti che usufruiscono giornalmente di questo servizio, che hanno diritto ad essere rispettati fino in fondo. Da parte mia, cerco di rispondere a tutte le segnalazioni, su twitter, anche a quelle polemiche, purché costruttive".

 



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Stefania De Bastiani

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