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24 aprile 2024

Treviso

Treviso sotto Padova: non è detta l'ultima parola

Sessanta giorni ancora per conoscere il destino della nuova Provincia

| Carlo De Bastiani |

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| Carlo De Bastiani |

Treviso sotto Padova: non è detta l'ultima parola

TREVISO - Ieri il Governo, approvando il decreto «Nuova Italia» (frutto del processo di spending review), che ridisegna le province e ne taglia le giunte, ha messo mano alla geografia del nostro paese.

Ma non tutto è ancora deciso.
Uno degli scenari ancora aperti è la nascita della città metropolitana Padova-Venezia, che il governo ha scelto di non menzionare all’interno del corpo della riforma (e questo nonostante la città di Padova, assieme ad una decina di altri Comuni della cintura, avesse espresso nei giorni scorsi un parere favorevole al trasferimento “sotto” Venezia).

Così, fino a che il decreto non verrà convertito in legge, cioè entro i prossimi sessanta giorni, i Comuni interessati potranno sfruttare la possibilità di rimodellare direttamente il disegno del governo, deliberando il passaggio da una Provincia all’altra.

Come?
Applicando l’art. 133 della Costituzione, che consente di “traslocare” con il voto del Consiglio comunale, il parere consultivo, ma non vincolante, della Regione e il via libera definitivo del Parlamento. Regista dell’operazione “Padova-Venezia” il Sindaco di Padova Flavio Zanonato (in foto), che sottolinea, tra i vantaggi del passaggio alla città metropolitana, “i considerevoli poteri che la legge attribuisce alle città metropolitane, che gestiranno direttamente l'urbanistica, il turismo, le politiche di sviluppo, il trasporto pubblico”, al contrario della “perdita di ruolo delle nuove province, che saranno chiamate a gestire un numero molto circoscritto di servizi” .

L’esponente del PD annuncia: “Lunedì prossimo incontreremo tutti i sindaci del territorio che vogliono condividere con noi questa scelta e nei giorni successivi ci confronteremo con le categorie economiche, le forze sociali, le tante espressioni della nostra società civile per raccogliere proposte e suggerimenti”.

Tra meno di 60 giorni, quindi, vedremo se Treviso dovrà cedere lo scettro di capoluogo a Padova o se Padova si staccherà dalla neonata Provincia e si unirà a Venezia, come già deliberato dal proprio Consiglio Comunale, lasciando che Treviso conservi la “testa” della Provincia, sempre che anche Treviso non opti per il “trasloco” in laguna.

 


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Carlo De Bastiani

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