Ucraina: Pozza, mettere in sicurezza imprenditori veneti
Presidente Unioncamere regionale, piena collaborazione
VENEZIA - Quello in Ucraina "è un conflitto che può avere conseguenze molto negative dal punto di vista economico, ma la priorità ora è mettere in sicurezza gli imprenditori ed i lavoratori presenti in quell'area. La Farnesina ha già attivato una Unità di Crisi ed il sistema camerale è pronto a dare il proprio supporto garantendo piena collaborazione". Lo afferma in una nota il presidente di Unioncamere Veneto, Mario Pozza.
"Questo conflitto, purtroppo - prosegue Pozza - avrà ricadute importanti sul nostro sistema economico. se si considera che dopo la notizia dell'invasione il costo del gas è aumentato del 41% e i primi dati della Borsa di Milano sono poco incoraggianti e lo spread continua a salire. Come abbiamo già ricordato qualche giorno fa, inoltre, per le imprese del Veneto la Russia e l'Ucraina rappresentano due mercati molto importanti per quel che riguarda i flussi di import e di export. Si tratta di relazioni commerciali su cui i nostri imprenditori stanno investendo da anni e che costituiscono uno sbocco strategico e che ora rischiano di entrare in una pericolosa fase di stand by".
Le esportazioni venete verso l'Ucraina - informa Unioncamere - valgono 302,9 milioni (dato 2019), lo 0,5% dell'export regionale, in crescita del 31,3% rispetto al 2009. Le importazioni si attestano intorno ai 469,3 milioni, l'1% dell'import regionale, +111,8% rispetto al 2009. La metà delle esportazioni nel 2019 ha riguardato macchinari, elettrodomestici, prodotti chimici.
Le importazioni hanno riguardato per il 73% prodotti della metallurgia. L'export verso la Russa raggiunge 1,3 miliardi, il 2% del totale regionale, +21% rispetto al 2009. Le importazioni raggiungono i 324 milioni, lo 0,7% dell'import regionale, in crescita del 79,6% rispetto al 2009. La metà delle esportazioni verso la Russia ha riguardato macchinari, abbigliamento e mobili.