UN AGRITURISMO GESTITO DAI RAGAZZI DOWN
L'idea sta raccogliendo consenti e sostegni finanziari all'interno del Vinitaly
TREVISO - Treviso avrà presto un agriturismo gestito dai ragazzi con la sindrome di Down. La notizia è emersa oggi al Vinitaly, la manifestazione di Verona dedicata al vino che richiama produttori da tutt'Italia.
In uno stand (Padiglione 4, settori D4 E4) ospiti, operatori e visitatori in questi giorni trovano il vino della solidarietà: il Raboso Piave, vendemmiato, pigiato, lavorato, imbottigliato, etichettato dai ragazzi dell’Associazione Italiana Persone Down – Sezione della Marca Trevigiana (150 soci, tra i quali 62 ragazzi di ogni età con sindrome di down).
Le bottiglie sono in uno spazio all’interno dello stand della Regione del Veneto. I giovani down distribuiscono bottiglie del vino da loro prodotto e raccolgono contributi per un fantastico: restaurare ed aprire un agriturismo dove le persone con sindrome di Down potranno svolgere varie attività lavorative, dalla coltivazione e allevamento, alla ristorazione, dall’accoglienza all’organizzazione di eventi culturali. Sono in esposizione anche le bottiglie del Raboso Piave che Luca Zaia ha ricevuto in dono dalla Confraternita del Raboso nel 2007 e che ha deciso di regalare all’AIPD della Marca a sostegno dell’originale e ambiziosa iniziativa.
L’associazione ha già a disposizione una struttura e un ampio terreno dove realizzare il sogno di questi ragazzi, impegnati da oggi a informare chi passa nello stand di questa loro esigenza, ma lo stabile necessita di essere completamente ristrutturato. I giovani viticoltori con sindrome di down hanno mostrato il plastico del loro futuro e Zaia ha voluto solo dare loro la parola, “perché sono loro i protagonisti, e gli artefici di un futuro che va aiutato”.
Assieme ai ragazzi coinvolti nel progetto, erano presenti anche il sommelier Alessandro Scorsone, la presidente di AIPD Marca Trevigiana Maria Santolin, la coordinatrice dell’associazione Eliana Pin, Giorgio e Cristina Cecchetto, delle “Cantine Cecchetto” di Tezze di Piave, che da ormai sei anni seguono un progetto di produzione di vino Raboso con gli stessi ragazzi.
Stefania De Bastiani