Un cuore dalla Romania salva una donna italiana
Un accordo tra i due paesi per trapianti e donazioni
ROMA - Una donna italiana è stata salvata grazie a un organo arrivato dalla Romania. È il cuore di un giovane di 17 anni il primo organo donato dalla Romania e trapiantato in Italia grazie all'accordo tra il Centro nazionale trapianti e l'Agentia Nationala de Transplant (ANT) del paese balcanico.
L'accordo riguarda soprattutto la cooperazione in ambito di donazione e trapianto di polmone, un settore nel quale il sistema trapiantologico rumeno non è autosufficiente. L'Italia si impegna ad accogliere ogni anno nelle proprie liste d'attesa cinque pazienti rumeni con grave insufficienza polmonare e in cambio l'Ant mette a disposizione dei centri trapianto italiani altrettanti polmoni di donatori rumeni deceduti, oltre a offrire anche altri organi che non hanno riceventi compatibili nel paese di origine.
"Quello con la Romania - si legge nella nota - è il quarto accordo bilaterale sottoscritto dall'Italia, dopo Malta, Grecia e Serbia. Inoltre, la Rete nazionale trapianti aderisce al sistema di cooperazione multilaterale "Foedus" che ha come obiettivo principale la facilitazione dello scambio di organi in eccedenza fra i Paesi membri dell'Unione europea. A questi accordi si aggiunge un'intesa tra Provincia autonoma di Bolzano e Austria per la condivisione di organi e pazienti in lista d'attesa".