Valdobbiadene: “Un’offesa inaccettabile onorare la X Mas con la fascia tricolore”
L’ANPI: “Ricordare quei morti è stato intenzionale e per questo deprecabile. In cimitero ci sono anche i caduti per mano fascista, ma sono stati ignorati”.
VALDOBBIADENE – “Santa Barbara è la protettrice dei pompieri, dei marinai e di altre categorie. Li protegge perché possano salvare, non per uccidere. È un insulto alla Santa accostarla a chi ha represso e assassinato. Santa Barbara non è la protettrice della X Mas e dei servi dei nazisti della RSI che uccisero partigiani e commisero i più efferati delitti contro la popolazione civile durante la seconda guerra mondiale. Tanti crimini e distruzioni furono commessi da costoro anche nella nostra provincia e nelle vallate del Quartier del Piave”: inizia così l’indignata nota stampa dell’ANPI provinciale di Treviso dopo che il vicesindaco di Valdobbiadene, Pierantonio Geronazzo, è stato immortalato con la fascia tricolore davanti alla lapide della X Mas. Immagini che, va ricordato, sono state diffuse dal sindaco Luciano Fregonese, nel suo profilo Facebook, insieme ad altre foto in cui si vede il suo vice porgere omaggio da parte del Comune davanti ad alcuni monumenti ai caduti.
Se si è trattato di un malinteso, vista la diffusione delle immagini, è di fatto un errore commesso da più di un membro della Giunta comunale. A ogni modo dall’ANPI provinciale aggiungono: “Ma pare che alla Amministrazione comunale di Valdobbiadene manchi la sensibilità per comprendere questi elementari principi di rispetto delle istituzioni che sono alla base della nostra democrazia e sono innanzitutto il frutto della Resistenza che ispira la nostra Costituzione. Forse si sentono protetti, nell’onorare la X Mas e la RSI, dal rifiuto di questo governo di rispettare la Costituzione nata dall’antifascismo. Infatti il 2 dicembre il vicesindaco di Valdobbiadene, con tanto di fascia tricolore, ha guidato al cimitero di Valdobbiadene un gruppo di ex marinai che, dopo i soliti riti, si è recato davanti a una lapide che ricorda i morti della RSI e della X MAS per porre dei fiori e per onorare il “sacrificio” di costoro. Un vero insulto alla Resistenza e anche ai tanti marinai che non aderirono a Salò e si schierarono coi partigiani”.
Già ieri la minoranza consiliare di Valdo d’Italia e d’Europa aveva segnalato e biasimato questo comportamento. Oggi quindi, anche l’Associazione Partigiani condanna l’accaduto e conclude: “Tutti in privato possono ricordare i defunti, ma onorare la X MAS e la RSI, ossia chi ha massacrato, assassinato, anche in queste vallate, sia partigiani che popolazione civile, e farlo con la fascia tricolore di rappresentanza del Comune, è un insulto inaccettabile nei confronti di chi ha dato la vita per la libertà e per costruire la democrazia in Italia. Il fatto di ricordare quei morti e non altri è stato intenzionale e per questo deprecabile. In quei cimiteri del Quartier del Piave ci sono defunti caduti per mano fascista, ma sono stati ignorati. Questa è e resterà la Repubblica della Resistenza e della Costituzione, che rifiuta con sdegno le “vannacciate” messe in atto da chi non rispetta i nostri principi fondativi. Come Anpi non possiamo che deprecare questo fatto e chiedere che il sindaco di Valdobbiadene risponda di questo grave fatto in consiglio comunale”.
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