Venezia, ruba taxi in aeroporto e sfreccia in Canal Grande
'Avevo il biglietto', immagini diffuse via social. Si tratta di un turista belga
| Ansa |
VENEZIA - Ruba un motoscafo taxi, poi sfreccia dall'aeroporto di Tessera al centro di Venezia via acqua, prima di esser fermato dagli agenti della polizia locale. Protagonista un personaggio affetto da squilibrio mentale, noto alle forze dell'ordine per altri episodi in città. L'uomo, che aveva regolarmente acquistato un biglietto per il servizio di linea in motoscafo dall'aeroporto lagunare a San Marco, ha invece preferito salire a bordo di un taxi, ormeggiato in un vicino imbarcadero.
Una volta notate le chiavi inserite, è partito e ha percorso il canale che da Tessera porta a Venezia a tutta velocità, entrando in Canal Grande e continuando la sua folle corsa, le cui immagini sono state subito diffuse nei vari social. L'imbarcazione, manovrata con capacità, è stata fermata poco dopo Ca' Foscari da alcuni agenti della Polizia locale, i quali hanno dovuto estrarre le pistole visto che non si sapeva chi fosse a pilotare il taxi.
L'uomo è stato quindi bloccato e denunciato per una serie di reati che saranno al vaglio della Procura, sicuramente ci sono le ipotesi di furto e pericolo nella navigazione. Pare anche che l'uomo abbia usato come "attenuante" davanti agli agenti il fatto di aver acquistato il regolare titolo di viaggio. Non entra nel merito della questione il comandante dei vigili Marco Agostini, che però ci tiene a valorizzare l'operato dei suoi: «Devo fare i complimenti ai ragazzi perché sono stati bravissimi a fermarlo e mettere in sicurezza l'area».
AGGIORNAMENTO
L'uomo che oggi ha rubato un motoscafo-taxi all'aeroporto di Venezia venendo fermato dalla polizia locale, con le pistole spianate, una volta giunto in Canal Grande è stato identificato e denunciato per furto. Si tratta di un turista belga, che - dai primi accertamenti - soffrirebbe di problemi mentali. Quando è stato finalmente bloccato dai vigili, ha mostrato un ticket del trasporto pubblico lagunare, sostenendo che "aveva il biglietto" per il mezzo su cui si trovava. Il turista - ha fatto notare la municipale - ha corso tra l'altro un grosso rischio, perchè nel periodo in cui era alto l'allarme terrorismo una simile bravata avrebbe potuto avere un esito ben più cruento per il protagonista.