Villa Franchetti: una nuova perizia potrebbe sbloccare la trattativa
L’ultima perizia risale a dieci anni fa e stimava la Villa 13 milioni e 500mila euro
| Manuel Trevisan |
PREGANZIOL – Venerdì 9 marzo si è svolto a Sant’Artemio il primo incontro tra i firmatari della manifestazione di interesse al bando indetto dalla Provincia di Treviso e Fondazione Cassamarca per garantire la conservazione e valorizzazione di Villa Franchetti.
A sedere al tavolo per definire un regolamento di comproprietà, insieme al Consorzio del prosecco Doc, a un’associazione d’arte veneziana, all’azienda Secco di Preganziol, all’agency video “More than 30 seconds”, anche il comune di Preganziol, che ha formulato un’offerta per una quota pari a 500.000 euro (di cui 150 mila da versare al momento dell’acquisto e i restanti spalmabili su 5 anni).
Un aspetto cruciale che è emerso durante la conversazione – e che ha trovato concordi tutti i firmatari - è la necessità di svolgere una nuova perizia per Villa Franchetti, la quale permetterà di comprendere l’effettivo interesse dei partecipanti (che hanno formulato un totale di 5 offerte per 7 quote) nel proseguire la trattativa.
Quella attuale stimata 13 milioni e 500mila euro è datata dieci anni fa ed è, infatti, considerata obsoleta e non più rivelatrice del reale valore dell’immobile, per via, tra le altre cose, delle mutate condizioni dello stato di conservazione dello stesso.
Sarà con la nuova perizia - che probabilmente abbasserà il valore della storica Villa - che il 4 maggio, data del prossimo incontro, inizierà la discussione concreta per comprendere il futuro di Villa Franchetti.