Vittorio Veneto, Elda picchiata per 20 euro
Iniziato ieri il primo processo contro l'amico della donna, accusato anche di omicidio preterintenzionale
VITTORIO VENETO - L’avrebbe picchiata per 20 euro, causandole ferite guaribili in 7 giorni. Sarebbe accaduto a inizio del febbraio del 2016: protagonista della vicenda Elda Tandura, la 66enne di via Caprera deceduta poi nell’ottobre 2017 a causa di un’emorragia cerebrale, forse causata da un pestaggio. Ad essere ascoltato, per i fatti di due anni fa, un amico della donna, durante la prima udienza in Tribunale a Treviso svoltasi ieri.
Come riporta il Gazzettino, i reati contestatigli sono violenza privata, lesioni personali ed estorsione. La donna versava in condizioni di disagio psichico, e conduceva una vita ai margini della società.
Lo stesso amico è indagato anche per la morte della Tandura, con l’accusa di omicidio preterintenzionale.
La donna è morta a causa di una caduta, provocata da una violenta spinta: questo le aveva causato un trauma alla nuca ed il conseguente versamento ematico. Non erano stati sufficienti due interventi per salvare la 66enne, morta dopo settimane di coma. Tandura era stata ricoverata in ospedale il 24 ottobre scorso.
Quella notte erano stati i vicini a chiamare i soccorsi del 118: al loro arrivo la donna era riversa a terra, priva di sensi.