04/01/2025parz nuvoloso

05/01/2025coperto

06/01/2025molto nuvoloso

04 gennaio 2025

Treviso

ZAIA DICE SI' AI REFERENDUM, SI' AI CETRIOLI, NO AGLI OGM

Luca Zaia dice No agli ogm per tutelare l'identità della nostra agricoltura

| |

| |

ZAIA DICE SI' AI REFERENDUM, SI' AI CETRIOLI, NO AGLI OGM

TREVISO - "Io resto assolutamente contrario agli Ogm, il mio è un 'no' convinto: a tutela dei 4.700 prodotti tipici italiani e dei 350 prodotti tipici veneti, ma soprattutto a tutela dell'identità dell'agricoltura italiana".

Lo ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia (in foto), a margine della manifestazione organizzata ieri a Treviso da Coldiretti e Regione del Veneto per difendere l'immagine dell'orticoltura veneta e nazionale, durante la quale lo stesso Zaia con il presidente di Coldiretti Giorgio Piazza ha preparato, assaggiato e servito un'insalata fresca gigante, a base di cetrioli e pomodori.

"Se ci omologhiamo agli Ogm - ha aggiunto -, gli altri verranno qui cannibalizzare la nostra agricoltura, dalla quale le multinazionali devono restare fuori". "Da noi abbiamo verdura sana e testata - ha ricordato Zaia - e da noi i cibi non sono Ogm. C'é invece l'etichettatura e quindi, quando si compra un cibo, si conoscono anche nome e cognome del produttore".

Nella stessa mattinata, Luca Zaia, a margine di un evento pubblico, ha detto che è sua intenzione partecipare ai referendum del 12 e del 13 giugno e di votare sì ai quesiti che riguardano l'acqua ed il nucleare.

"Non indico le linee del partito - ha tuttavia precisato - ma il sentimento del popolo, che è quello di difendere fino in fondo questi due grandi valori".

 

INSALATA DA 600 KG PER CACCIARE LE PAURE


TREVISO - Un'insalata da 600 kg, composta per oltre il 50% da cetrioli, per esorcizzare la psicosi del batterio "tedesco" che paralizza il mercato. E' la soluzione scelta ieri dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, assieme alla Coldiretti regionale, per cercare di riportare alla ragione i consumatori italiani che, da alcuni giorni, evitano di acquistare ortaggi freschi.

Luogo scelto per l'evento dimostrativo è stata un'azienda agricola alla prima periferia di Treviso dotata, fra l'altro, di un'immensa serra con irrigazione programmata per la coltivazione proprio dei cetrioli, incolpevoli capri espiatori per ciò che é stato ritenuto sostanzialmente un difetto di comunicazione. Le cifre che il Paese sta pagando sono chiare.

L'Italia lamenta mancati ricavi per 3 milioni di euro al giorno, il 20% dei quali riferibili al solo Veneto che è la seconda regione produttrice all'interno del comparto ortofrutticolo. Il timore per gli agricoltori è che, in mancanza di una corretta e massiccia campagna di informazione correttiva, l'embargo della popolazione si estenda anche ad altre coltivazioni, senza tener presente che l'evento tedesco è fortemente localizzato e che di casi simili, cioé riferibili all'escherichia coli, negli ultimi vent'anni se ne sono registrati vari in diversi paesi del mondo, dal Canada al Regno Unito, dalla Danimarca al Giappone.

"Le cause della proliferazione di questo batterio sono esclusivamente naturali - ha spiegato Giovanni Gallo, direttore del dipartimento di prevenzione dell'Usl n.9 di Treviso - perché è normale che si trovi, ad esempio, nell'intestino dei bovini ed è altrettanto normale che si verifichino quelle mutazioni genetiche che periodicamente ci mettono di fronte a fenomeni sconosciuti". "L'agricoltura però non c'entra - ha aggiunto - e l'unica precauzione da assumere è quella che vale per tutta la verdura, cioé un lavaggio abbondante in acqua corrente prima del consumo".

Per Giorgio Piazza, presidente di Coldiretti del Veneto, ora tocca soltanto alla Ue "colmare il difetto di conoscenza alla base delle pesanti ripercussioni economiche che il comparto agricolo sta accusando".

 

 


| modificato il:

Leggi altre notizie di Treviso
Leggi altre notizie di Treviso

Dello stesso argomento

Nord-Est
dall'Italia
dal Mondo
vedi tutti i blog

Grazie per averci inviato la tua notizia

×