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30 aprile 2024

Treviso

Cade in casa di riposo e muore

L'episodio è accaduto a Motta di Livenza lunedì scorso: morta una 94enne di Gorgo al Monticano

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Cade in casa di riposo e muore

MOTTA DI LIVENZA - La lasciano da sola davanti a una rampa di scale e l'ultranovantenne precipita, battendo violentemente il capo e spirando poche ore dopo per i pesanti traumi riportati.

 

La Procura di Treviso ha già aperto un fascicolo, l'incidente si è verificato lunedì scorso, 8 agosto, nella casa di riposo “n.d. M. Tomitano e N. Boccassin”a Motta di Livenza, in provincia di Treviso.

 

La vittima si chiamava Amelia De Marchi (nel riquadro), aveva 94 anni e non era autosufficiente: era costretta in carrozzina. Precedentemente residente a Gorgo al Monticano, sempre nel Trevigiano, era ospite dal 2005 in quel centro residenziale per anziani con 143 posti letto.

 

A quanto è stato riferito ai familiari della vittima, in particolare all'unico figlio, rientrato di corsa dall'Inghilterra, dove vive, e a un cugino, la signora si trovava al secondo piano assieme ad un gruppo di anziani che dovevano essere accompagnati in giardino

 

L'unica inserviente presente ha cominciato a far scendere gli ospiti in ascensore, facendo la spola, ma ha lasciato colpevolmente da sola e incustodita la signora Amelia e, altra aggravante, senza inserire il freno nella sedia a rotelle.

 

Cosa sia esattamente successo in quei frangenti non si sa bene, non ci sarebbero testimoni, sta di fatto che la carrozzina con la novantaquattrenne è precipitata dalla vicina rampa di scale e la malcapitata, che è rotolata per ben due piani, è rimasta esanime a terra riportando lesioni devastantipolifratture e, soprattutto, un trauma cranico violentissimo. Una volta scattato l'allarme, la De Marchi è stata trasportataall'ospedale di Oderzo, ma i medici non hanno potuto nulla: dopo poche ore è deceduta senza mai riprendere conoscenza.

 

Informata mercoledì dell'accaduto dalla Direzione Sanitaria dell'Asl, e non dalla direzione della Casa di Riposo, la Procura di Treviso ha aperto un procedimento per il tramite del Sostituto Procuratore Mara Giovanna De Donà, che ha posto sotto sequestro la salma, nell'obitorio dell'ospedale di Oderzo, per disporre l'eventuale esame autoptico.

 

I familiari, attraverso il consulente personale Riccardo Vizzi, si sono subito rivolti a Studio 3A, la società specializzata a livello nazionale nella valutazione delle responsabilità civili e penali, a tutela dei diritti dei cittadini, per fare piena luce sull'accaduto e per accertare, appunto, tutte le responsabilità, sia quelle specifiche dell'addetta sia quelle della struttura, che appaiono pesanti: non si capisce, in particolare, come mai vi fosse una sola inserviente a seguire un intero gruppo di anziani. E andrà accertato anche se quelle scale erano a norma e se erano dotate dei dispositivi antiscivolo (comunicato stampa).

 


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