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La porno…strumentalizzazione

23-09-2008 - Conegliano

Bruno Zanette | commenti

Spiace dover sottolineare come un gesto qualunque (uno spritz al bar fra amici) sia stato strumentalizzato al punto tale da diventare una sorta di “atto osceno in luogo pubblico”.
Mi spiego. Domenica sera con il collega e amico Loris Zava siamo stati in un locale per bere uno spritz. Un modo come un altro (assai condiviso, mi pare) per rilassarci dopo una settimana di impegni.
Il caso (e non altro) ha voluto che il bar in cui ci siamo recati, quella sera, ospitasse una pornostar, un’attrice hard che a quanto pare è molto nota, tanto che i giornali locali l’aspettavano al varco, o meglio: al banco.
Mentre stavamo bevendo lo spritz,  siamo stati invitati a fare una foto con la stellina a luci rosse, che aveva un look castigatissimo e un atteggiamento tutt’altro che osceno. Poiché ci sembrava sciocco e ineducato sottrarci all’invito, io e il collega abbiamo posato per lo scatto di rito. Se non che, un paio di giorni dopo,  abbiamo visto sulla Tribuna di Treviso la nostra foto con un titolo fuorviante, che lasciava intendere come i rappresentanti dell’amministrazione comunale (io e Zava siamo entrambi  di maggioranza)  avessero “ufficialmente” accolto una pornostar.
Personalmente avrei voluto lasciar correre. L’episodio, in sé è insignificante, e la foto ovviamente è stata strumentalizzata ma senza arrecare danno a nessuno. Il fatto è che qualche lettore s’è piccato. Tanto da scrivere  che era di una gravità inaudita che due amministratori, fortuitamente, si trovassero fianco a fianco con una diva hard.
La pioggia di messaggi conseguenti l’innocuo scatto fotografico mi suggerisce due considerazioni. La prima in difesa della libertà: credo che ciascuno di noi, indipendentemente dal ruolo che ricopra, abbia il diritto di frequentare i locali che gli aggradano, senza informarsi se questi – una sera di mezzo autunno – possano ospitare una diva (gettonata, ma un po’ scalzonata). In secondo luogo, chi conosce me e  Zava; chi ci ha eletto in consiglio comunale sa che non è nostra abitudine oltraggiare la morale, il buon gusto, la correttezza nei comportamenti sociali  e che la provocazione gratuita non è nel nostro stile.

Bruno Zanette



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