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30 aprile 2024

Treviso

Sfiorato lo scontro tra due aerei all'aeroporto Canova: “Colpa dei troppi voli"

Andrea Zanoni (Pd): "Indispensabile investire in sicurezza". Il consigliere Losappio:"Qualcuno prenderà provvedimenti?"

| Isabella Loschi |

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Sfiorato lo scontro tra due aerei all'aeroporto Canova: “Colpa dei troppi voli

TREVISO - “Quanto accaduto lo scorso 7 maggio all'aeroporto Canova è gravissimo. Una tragedia evitata per pochissimi secondi e che non può non chiamare in causa la crescita esponenziale dei voli Il numero massimo”.

Così Andrea Zanoni, consigliere regionale del Pd, commenta l’episodio dei due Boeing, uno in decollo e l’altro in atterraggio sulla pista dello scalo trevigiano, che hanno evitato la collisione per pochissimi istanti. “Il numero massimo, fissato nel 2007 dal ministero dell’Ambiente, è 16.300, limite che normalmente superato già a settembre. E ora, con il nuovo masterplan, Save ha ottenuto un incremento fino a 22.500 voli annui. È ovvio che se aumentano i voli, aumenta anche il rischio di incidenti, è una questione di probabilità matematiche, non un’opinione a maggior ragione se uno scalo, come il Canova, ha l’uso alternato di una sola pista”.

“È indispensabile investire in sicurezza - continua Zanoni - mancano sistemi radar adeguati: non è possibile che l’unico strumento di controllo del traffico sia ‘a vista’ dalla finestra della torre di controllo. In una situazione del genere permettere migliaia di decolli e atterraggi annui ‘in deroga’ ai moderni sistemi di sicurezza lo trovo estremamente pericoloso, specie se consideriamo l’area altamente popolata su cui insiste l’aeroporto”.

"Mette i brividi leggere quel che scrive l’Agenzia Nazionale per la sicurezza del Volo - scrive il consigliere comunale Domenico Losappio sul suo profilo Facebook -  mancanza di qualsivoglia strumento e/o procedure che consenta di avereunachiara cognizione circa la posizione e la distanza del traffico in avvicinamento all’aeroporto inunorizzonte piùampio di quello consentito dalla semplice vista, in relazione alle condizioni meteo”. "Sembrano mancare chiari e definiti metodi che diano evidenza dell'unico soggetto (aeromobile, veicolo, persona) che avendone titolo o dietro autorizzazione, possa impegnare la pista". "Manca distinzione tra ruoli tra chi operi nelle procedure di terra e chi (torre di controllo) abbia esclusiva competenza nelle operazioni di pista"; situazione che "in determinati momenti rende impossibile distinguere dove finisca una fase e inizi un'altra". "Va sempre tutto bene? La sicurezza è davvero garantita? - si chiede il consigliere - "Qualcuno prenderà provvedimenti?".

Intanto Il sindaco di Treviso Conte, oggi in giornata dovrebbe incontrare i vertici di Save per capire quale è stato il problema tecnico o eventuali mancanze della struttura aeroportuale in termini di sicurezza

 


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