«BERLUSCONI VATTENE»: LO CHIEDONO I LEGHISTI DI MARCA
Secondo il segretario provinciale del Carroccio, Da Re, la gente si è stancata del premier e dei suoi problemi personali
| Laura Tuveri |
TREVISO – La Lega trevigiana chiede la testa del premier, ma non mette in discussione l’alleanza con il Pdl. Già prima della “sberla”, come ha definita Maroni la sconfitta del centrodestra in molte città e, in particolare Milano e a Napoli, serpeggiava un certo malcontento del popolo leghista verso gli atteggiamenti di Berlusconi.
Lo stesso prosindaco di Treviso Gentilini, mesi fa voleva mandare a casa il presidente del Pdl. Dopo la cocente sconfitta, per il Carroccio trevigiano è giunta l’ora che il capo del Governo tiri i remi in barca e ceda il passo a chi non è impegnato solo a difendere i propri interessi personali.
Secondo il segretario provinciale della Lega, Gianantonio Da Re (nella foto), sindaco di Vittorio Veneto, Berlusconi “trascina giù anche la Lega”, pur essendo contento dei risultati conseguiti nella Marca dal suo partito con la riconferma al primo turno del presidente uscente Muraro, la vittoria al ballottaggio a Montebelluna dell’ex assessore provinciale Marzio Favero, e l’elezione a Villorba di Marco Serena, pure lui al primo turno.
“E’ necessario fare una riflessione molto profonda dopo l’esito di questo voto. Siamo in attesa che Bossi si pronunci”. Da Re incalza.
“La gente ormai non sopporta nemmeno più la presenza fisica di quest’uomo. L’alleanza può continuare a patto che cambi il presidente del consiglio”.
Secondo lei il fatto di aver impostato, prevalentemente, la campagna elettorale come una battaglia contro la magistratura può essere stata una mossa fatale? Forse la gente non sente come prioritaria la riforma della giustizia? “La riforma della giustizia va fatta, ci sono troppi processi pendenti, ma alla gente non interessano i processi del premier. La gente si preoccupa per la mancanza di lavoro, perché non riesce ad arrivare alla fine del mese. C’è poi il problema della guerra in Libia. Il Pdl su questo punto ha una posizione ambigua, soprattutto per colpa del premier. La gente è stanca di una persona che pensa solo a salvarsi dai propri processi. E’ ora che Berlusconi lasci e ci attendiamo che Bossi gli parli chiaro e tondo” chiude Da Re.