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02 gennaio 2025

Treviso

«FINALMENTE ABBIAMO LE NOSTRE CASE»

Esultano i soci della fallita "coop. Unità" per esser riusciti a riappropriarsi, all’asta, delle case prenotate. Il tutto grazie a CentroMarca Banca e ad un imprenditore locale

| Laura Tuveri |

| Laura Tuveri |

TREVISO - Alla fine solo 15 dei soci che avevano acquistato un appartamento in fase di costruzione in località Canizzano, chi ancora nel 2004, dalla Cooperativa Unità, fallita a fine settembre 2009, hanno potuto riavere all’asta le proprie case.

Tutto questo grazie al sostegno finanziario ricevuto da CentroMarca Banca e da un imprenditore che preferisce rimanere nell’ombra. Per tentare un’impresa che è parsa da subito quasi una mission impossible è stata costituita la società “Domus Certa” che ha potuto concorrere, fortunatamente unica concorrente, all’asta, che era stata fissata dal Tribunale di Treviso per ieri, giovedì 28 ottobre, aggiudicandosi il cantiere (nella foto).

E se c’è chi ora esulta, quello che dispiace è che un’altra decina di soci, oltre a quelli facenti riferimento agli altri cantieri della fallita Cooperativa Unità si è dovuta ritirare dalla partita, non disponendo di possibilità economiche per proseguire, perdendo, purtroppo, tutto quanto versato.

L’operazione, infatti, ha comportato per i soci che hanno deciso di crederci fino in fondo, un aggravio dei costi iniziali, in quanto, affinché il business plan potesse reggere, hanno deciso di rinunciare al 10 per cento di quanto versato e di pagare le case a un prezzo rivalutato, risultante dai piani di salvataggio precedentemente presentati.

Ma facciamo un passo in dietro per capire come è stato possibile, ma anche sofferto tutto questo. Dopo svariate riunioni fra i soci e l’allora presidente della cooperativa, Giorgio Milani, iniziate nel gennaio del 2008 per tentare di capire come mai il cantiere fosse bloccato da oltre un anno e mezzo, senza mai avere risposte esaustive, si è tentato, una volta estromesso il presidente, di pervenire ad un concordato preventivo.

Purtroppo il maggior creditore della cooperativa, Unicredit Banca, nonostante il parere favorevole del loro ufficio legale, nel luglio del 2009 ha negato ai soci questa opportunità. Altro non restava da fare che portare i libri in Tribunale e dichiarare il fallimento, operazione obbligatoria per liquidare i creditori. Finalmente ieri è arrivata la sospirata asta, notevolmente ritardata a causa di una complessa causa alla cooperativa da parte di un socio, giunta, inaspettata, pochi giorni prima che venisse dichiarato il fallimento.

Ora il cantiere fantasma, com’era stato battezzato dalla gente di Canizzano, presto ripartirà ed entro pochi mesi i soci che tenacemente hanno resistito entreranno in possesso della loro sospirata casa. E visto che le abitazioni devono essere ancora ultimate, a garanzia che i lavori non subiscano un altro rovinoso stop, Centro Marca Banca si farà parte diligente nel monitorare il puntale avanzamento degli stessi garantendone di fatto il completamento e svolgendo quel ruolo di banca vicina alla gente e al territorio che ne è uno degli elementi costitutivi.

 


| modificato il:

Laura Tuveri

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