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29 luglio 2024

Treviso

«Il Governo Renzi? Bocciato»

Per il 60% degli imprenditori intervistati da uno studio di Confartigianato, l'operato dell'attuale esecutivo è «gravemente insufficiente»

| Gianandrea Rorato |

| Gianandrea Rorato |

«Il Governo Renzi? Bocciato»

TREVISO – Governo Renzi bocciato dagli artigiani della Marca? Secondo i dati del sondaggio condotto dallo Studio Idea Tolomeo per conto di Confartigianato Marca Trevigiana,  il 60% del campione di imprenditori associati interpellati assegna un voto gravemente insufficiente all’operato generale del Governo.

 

Dato che peggiora, raggiungendo il 64%,  quando si chiede di esprimere un giudizio nel merito delle azioni poste in essere a tutela del mondo imprenditoriale.

 

Spiegano da Confartigianato: «Questo trend in picchiata non si arresterà con le sole riforme del Senato  e del Titolo V della Costituzione  se il Governo non si decide ad intervenire sulle reali priorità del Paese, rispondendo finalmente agli appelli lanciati in ogni dove sia dagli attori economici che dai cittadini.

 

Siamo di fronte ad un Paese che è stanco delle promesse, di una campagna elettorale permanente, il cui continuo rimpallarsi di spot e comunicati stampa ha smesso di alimentare quel sentimento di protesta che molte volte è  stato foriero di cambiamento».

 

Da Confartigianato si approfondisce la questione: «L’inefficacia delle poche misure adottate dal Governo altro non ha fatto se non generare disincanto e rassegnazione: prova ne è la scarsa partecipazione che avrebbe lo sciopero fiscale, forma estrema di ribellione ad uno Stato esattore.  Non serve aggiungere altro se non che il 61% degli intervistati esprime un giudizio di molto negativo con riferimento al tanto sbandierato bonus di 80 euro che, con tutta evidenza risulta ai più una azzeccata scelta elettorale, anziché un provvedimento economico di valore volto ad incentivare la spesa e i consumi.

 

L’agenda  delle priorità è chiara: quasi il 60 % degli imprenditori sentiti chiede con determinazione interventi mirati che riducano il cuneo fiscale sul costo dei dipendenti. A  seguire, seppur a distanza considerevole, viene espressa la necessità contestuale di misure che agevolino l’accesso al credito ( 15%) e di interventi che si traducano in maniera immediata in soluzioni per il mercato del lavoro, sempre più sterile e asettico».

 

E la domanda sorge spontanea: «Che cosa aspetta gli italiani al rientro dalle risicate vacanze?

 

Il credito che hanno voluto riconoscere ai volti nuovi della politica renziana scadrà con la fine del mese.  E’ bene che il Palazzo capisca che d’ora in avanti il giudizio sarà impietoso. A settembre gli italiani torneranno al lavoro; una parte, speriamo piccola e coperta da ammortizzatori, non tonerà. Gli uni e gli altri non avranno tempo per letture da ombrellone ma guarderanno solo ai fatti.

E i fatti misureranno la temperatura del Governo». 

 

Nell'allegato qui sotto il sondaggio completo

 


| modificato il:

Gianandrea Rorato

Allegati


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