“Il successo di Sottosopra 2023 dimostra che è si può fare cultura dal basso mettendo al primo posto la qualità”
La rassegna culturale ha destato un interesse che ha superato le più rosee aspettative
CASTELFRANCO - La quinta edizione del festival Sottosopra ha dimostrato una volta di più che è possibile fare cultura dal basso mettendo al primo posto la qualità anche in una cittadina di provincia, se si ha un obiettivo comune e si è sostenuti da una solida rete di realtà e persone. La rassegna organizzata dall’Associazione culturale Sottosopra che ha animato dall’1 al 3 settembre i Giardini sud-ovest del castello di Castelfranco Veneto è stata infatti un successo sia dal punto di vista del pubblico sia da quello umano, riallacciando i tanti fili di una comunità legata dalla voglia di stare insieme adottando un altro punto di vista. “Quando ci sono le stesse idee e una volontà comune le cose funzionano”, dice Andrea Brunello, tra i fondatori e organizzatori della manifestazione che dal 2017 è impegnata a valorizzare e ripensare Castelfranco. “Si è creato un network tra volontari, sponsor, associazioni, amministrazione locale e ospiti che alla fine sembrava muoversi come un corpo unico nella stessa direzione”, continua Brunello. “Secondo me è stato questo il vero risultato e il valore aggiunto di quest’anno”.
L’obiettivo dell’edizione appena trascorsa era proprio quello di ragionare su una differente modalità di fruizione degli spazi pubblici, promuovendo un’immersione attiva delle persone nel verde urbano, con un occhio di riguardo alla rigenerazione culturale e ambientale. Insieme agli ospiti che sono passati lo scorso weekend per i Giardini comunali - Eterobasiche, Giuse The Lizia, Ele A, Toy Tonics, Generazione Magazine, tra gli altri - i protagonisti sono stati proprio i cittadini e le realtà del territorio che per tre giorni hanno contribuito a creare un'immagine di Castelfranco differente dal solito.
"Questa edizione è stata estremamente plurale e trasversale, con tanti contenuti, immagini, persone e sguardi diversi. Ha dato la possibilità a tutti di riflettersi negli altri”, commenta Daniele Costa, direttore Artistico del festival. “Sottosopra”, aggiunge Costa, “vuol dire in definitiva poter immaginare e creare una forma di città diversa, viva e aperta a tutti e a tutte”. In molti, partner o semplici sostenitori, hanno creduto in questa idea e dato un supporto fondamentale per la riuscita del festival ancora prima del suo inizio. Sottosopra quest’anno è stato infatti sostenuto anche da un partecipato crowdfunding online, mentre un altro significativo attestato di fiducia è stato il grande afflusso di persone nonostante l’introduzione di un biglietto di ingresso dopo cinque anni completamente gratuiti. Sottosopra 2023 è stato un evento di tante prime volte come quella di due Osterie Chiocciole Slow Food - Da Doro e Pironetomosca - che hanno curato la cucina del festival con un’offerta enogastronomica di eccellenza e risultati sorprendenti in termini di affluenza e apprezzamento. La valorizzazione del territorio e delle pratiche sostenibili è passata anche dalla Cantina Sottosopra che ha proposto vini biologici di piccoli produttori per tutta la durata della manifestazione.
I diversi momenti del festival hanno fatto riflettere ed emozionare a partire da venerdì, quando le Eterobasiche hanno riempito il “tendone Sottosopra” con la loro sottile ironia sulla nostra società e i suoi retaggi patriarcali. La giornata clou è stata sabato con un susseguirsi di dialoghi, workshop e musica. Nelle tavole rotonde e nei talk si è parlato di temi attuali e urgenti: dai disturbi alimentari all’istruzione egualitaria fino al nostro rapporto con le piattaforme social; il tutto con un approccio divulgativo aperto alla discussione. La sera il cantautore Giuse the Lizia e la rapper Elena hanno infiammato il pubblico castellano con i loro sound freschi e la loro energia. Domenica mattina è stata l’occasione per vivere l’attività fisica nel verde, all’ombra delle mura, e di vedere il centro città anche dall’acqua, grazie a tour in gommone e canoa. Il pomeriggio e la sera sono stati dedicati al relax e alla musica elettronica sino al gran finale con i dj dell’etichetta berlinese Toy Tonics che hanno fatto ballare tutti i Giardini.
Il festival 2023 porta a compimento un anno di lavoro che ha visto già due appuntamenti targati Sottosopra: la serata con il neurobiologo Stefano Mancuso a marzo e la seconda edizione della piccola festa del vino naturale Naturalmente Sottosopra a giugno. “Siamo stanchi ma soddisfatti”, dice tirando le fila il presidente dell’associazione, Matteo Mazzocca. “Il nostro festival alza sempre un po’ l’asticella della qualità e dell’organizzazione e adesso può essere paragonato a eventi analoghi di livello nazionale”, spiega. “In cinque edizioni ci siamo spostati all’interno di Castelfranco proponendo alla gente di cercare un nuovo punto di vista assieme a noi. Ora pensiamo di averlo trovato, basta solo che tutti se ne accorgano”.
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