“Allerta fiumi causata del cambiamento climatico. Basta consumo del suolo”
Monocoltura del Prosecco, cementificazione, cave sono tra le cause del consumo di suolo che unito alle emissioni in atmosfera provocano i cambiamenti climatici
TREVISO – “Il clima si sta tropicalizzando: siccità ed eventi meteorici violentissimi al punto che le piogge intense superano i valori del nubifragio (30 mm/h) arrivando a 100 mm/h, una misura per la quale si è dovuto coniare il nuovo temine di bomba d’acqua”: a dirlo è Andrea Zanoni vicepresidente della commissione ambiente regionale dopo l’allerta fiumi di ieri che si è verificata repentinamente a pochi giorni da un’emergenza siccità.
Il clima sta cambiando rapidamente anche in Veneto e di conseguenza nella Marca dove ieri si è temuto il peggio quando l’Anas ha dovuto chiudere il ponte bailey a Ponte della Priula. Sulle ragioni del cambiamento climatico Zanoni, non ha dubbi: “In primo luogo c’è il consumo di suolo, con l’eccessiva antropizzazione data dalla cementificazione ma anche dalle monocolture come i vigneti che trasformano l’ambiente in maniera irreparabile, così come le cave, che si aggiungono all’assenza di misure davvero incisive per ridurre al massimo le emissioni di anidride carbonica e promuovere l’efficientamento energetico”.
Il consigliere regionale punta quindi il dito sulla maggioranza di governo: “I cambiamenti climatici sono una realtà con cui dovremmo già adesso fare i conti, anziché nascondere la testa sotto la sabbia, come la Giunta Zaia. L’uragano di fine ottobre 2018, con venti misurati fino a 214 km orari e danni per quasi due miliardi si somma al tornado che nel 2015 ha devastato la Riviera del Brenta. Un’emergenza che per la Regione non è tale, visto che a bilancio non ha messo un euro. Ma i temi collegati sono molteplici: dalla legge sul consumo di suolo a quella sulle cave, dal piano dell’energia a quello sulla tutela dell’aria, passando per la monocoltura del Prosecco, con la perdita di biodiversità e i rischi per la salute”.