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06 ottobre 2024

Vittorio Veneto

“Fare di Vittorio Veneto il centro europeo della commedia dell’arte”

Dopo che il teatro Da Ponte è passato al comune, l’Accademia teatrale punta a nuovi progetti

| Claudia Borsoi |

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| Claudia Borsoi |

“Fare di Vittorio Veneto il centro europeo della commedia dell’arte”

VITTORIO VENETO - «Se riusciamo a vincere il bando per la gestione pluriennale del teatro Da Ponte, vorremmo realizzare a Vittorio Veneto il centro europeo della commedia dell’arte coinvolgendo l’attore veneto Carlo Boso, il più grande insegnante della commedia dell’arte, che oggi ha la sua scuola in Francia». Edoardo Fainello, direttore dell’Accademia teatrale Da Ponte, non nasconde gli ambiziosi progetti che la sua scuola ha in serbo per i prossimi mesi qual ora sia proprio il Centro teatrale Da Ponte, collegato all’Accademia, a continuare a gestire, questa volta partecipando ad un bando pluriennale, la struttura serravallese che da inizio anno è di proprietà comunale.

 

Stamane, venerdì, il sindaco Antonio Miatto ha voluto ripercorrere, proprio all’interno del Da Ponte, i passi che hanno portato l’amministrazione comunale ad acquisire al patrimonio comunale il teatro che apparteneva a fondazione Cassamarca. L’acquisizione si è chiusa a 2.450.000 euro, di cui 1,5 milioni coperti da un mutuo il cui tasso è stato azzerato. «Ci costerà meno restituire il prestito, che aver dovuto pagare il canone d’affitto che fondazione ci aveva chiesto – ha detto Miatto -. Oggi sono felice di aver fatto questa operazione di acquisizione del teatro».

 

Il teatro, è stato poi spiegato, potrà avere una gestione pluriennale. Il bando europeo verrà pubblicato a fine maggio. «Con un contratto d’affitto annuale – ha annotato Fainello dell’Accademia che ha in gestione provvisoria il teatro – non si poteva fare una programmazione e portare anche nomi importanti. Una gestione di almeno cinque anni risulta fondamentale per una programmazione di ampio respiro. Se dovessimo vincere il bando, l’Accademia e il teatro diventerebbero una struttura internazionale con la possibilità anche di trasformarla in un teatro stabile». Il Centro teatrale Da Ponte ha da poco avuto la possibilità di accedere al Fondo unico per lo spettacolo del Ministero della cultura, così da ottenere contributi. «Tra i progetti – ha detto Fainello – c’è quello di portare al Da Ponte scuole da tutta la provincia per lezioni spettacolo». L’Accademia teatrale conta attualmente 350 studenti che arrivano da ogni parte d’Italia ed ha sede nell’ex collegio Dante, sempre a Serravalle, struttura che – ha dichiarato Fainello - «a breve sarà nostra perché ci verrà donata dalla curia».

 

Presente stamane anche Gian Paolo Gobbo, vicepresidente di fondazione Cassamarca: «Il teatro riprende oggi la sua funzionalità nella proprietà dei vittoriesi e credo sia un orgoglio per la città tutta. L’affitto previsto di circa 400mila euro all’anno avrebbe portato inevitabilmente alla chiusura del teatro».

 

«Sono grata ed orgogliosa di far parte di un’amministrazione comunale che ha avuto un grande coraggio: investire in cultura, motore per la nostra città. Auspico – ha detto l’assessore Antonella Uliana – che l’Accademia possa continuare in questo importante lavoro».

 

A margine della conferenza stampa le minoranze – i consiglieri Giulio De Antoni (civica Dus), Marco Dus (Pd) e Alessandro De Bastiani (Rinascita Civica) – hanno ribadito la loro posizione: «Siamo favorevoli al fatto che il teatro sia del comune, ma la modalità con cui è stato stabilito il prezzo, il prezzo e altri aspetti, come l’averci imposto il notaio per la firma del contratto, sono ancora una ferita aperta. I vittoriesi hanno capito che c’erano due perizie, con valori molto diversi. Ora l’auspicio è che il teatro venga gestito bene».

 



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Claudia Borsoi

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