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25 aprile 2024

Treviso

IN 40 MILA ALLA KERMESSE DELLA REGIONE

Manzato: "Visto il successo replicheremo il prossimo anno in un'altra città veneta"

| Laura Tuveri |

| Laura Tuveri |

Treviso - La Regione, dopo la tre giorni di Treviso che ha tenuto a battesimo la rassegna “Il Veneto tra la terra e il cielo”, ha confermato l’intenzione di riproporre anche il prossimo anno, ma in un’altra città del Veneto, la manifestazione che ha messo in vetrina il meglio dell’enogastronomia, dell’artigianato e le proposte turistiche venete.

Nonostante qualche commento negativo dopo la kermesse, secondo le stime della Regione le presenze sono state 40mila, 180 le situazioni espositive (32 del settore turistico, 71 dell’enogastronomia, 29 dell’artigianato, oltre a 42 momenti di spettacolo e animazione di cui 10 continuativi), con ben conquanta persone impiegate solo nell’organizzazione.

“Per la prima volta – sottolinea il vicegovernatore Franco Manzato – si è creato un sistema a rete di bus navetta gratuiti, sfruttando anche il park di Monigo, pedonalizzando buona parte del centro storico. Sono decine le richieste di camperisti riguardo ai luoghi a disposizione per collocarsi, gli alberghi della città hanno aumentato le prenotazioni proprio in occasione della rassegna e il sito dedicato alla manifestazione venerdì si è bloccato per eccesso di contatti”.

“Sono numeri incoraggianti per un progetto ambizioso, che di sicuro replicheremo nel 2010 in un’altra città del Veneto. E’ una mostra delle eccellenze della nostra regione, e punta ad attrarre centinaia di migliaia di visitatori proprio nel luogo dove queste eccellenze vengono prodotte o dove si possono vivere”. Manzato fa presente che rispetto ad altre manifestazioni del passato si è cerato anche di coinvolgere angoli del centro raramente sfruttati come viale Cadorna, Borgo Cavour, Santa Maria Maggiore.

Peccato che però il flusso dei visitatori si sia concentrato prevalentemente nelle classiche piazze del centro storico.

Il vicegovernatore veneto risponde anche alle critiche che sono state mosse circa la scarsità di posti per sedersi o degustare i prodotti tipici: "Si è scelto di far tenere aperti i ristoranti della città, parecchi dei quali hanno svolto addirittura tre turni di lavoro solo la domenica".

"Gli alberghi – conclude Manzato – hanno registrato un sensibile aumento di prenotazioni. Per quanto ci riguarda, ha trovato riscontro la volontà di valorizzare tutto il centro e non solo corso del Popolo e Calmaggiore: in questo modo si vive una città e si promuove in maniera chiara e completa l’intera offerta del nostro territorio”.

 


| modificato il:

Laura Tuveri

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