5G per 25 Comuni: linee d'azione condivise per tutelare la salute della popolazione
Focus del Comitato dei Sindaci del Distretto Ulss di Pieve di Soligo
| Tiziana Benincà |
PIEVE DI SOLIGO - La tecnologia non si può fermare, ma si può gestire: questo il focus della riunione tenutasi dal Comitato dei Sindaci del Distretto Ulss di Pieve di Soligo, in merito all’avvento del 5G, cui hanno partecipato anche il referente Ulss dottor Mauro Ramigni e il referente Arpav dottor Franco Adolfato.
Lo scopo è quello di tutelare la popolazione e per questo è stato deciso di adottare una pressi amministrativa e degli strumenti di pianificazione omogenei.
Ai 25 Comuni aderenti, ovvero Cappella Maggiore, Cison di Valmarino, Codognè, Colle Umberto, Conegliano, Cordignano, Farra di Soligo, Follina, Fregona, Gaiarine, Godega di Sant'Urbano, Mareno di Piave, Miane, Moriago della Battaglia, Orsago, Pieve di Soligo, Refrontolo, Revine Lago, San Fior, San Pietro di Feletto, Sarmede, Sernaglia della Battaglia, Susegana, Vittorio Veneto e Vazzola, si potranno aggiungere altre Amministrazioni.
La seconda fase, ormai prossima, prevede la stesura di piani antenne sovracomunali, a cui seguirà un regolamento necessario per disciplinare i rapporti fra gli operatori di telecomunicazioni e gli Enti comunali, con l’obiettivo di tutelare la salute, l’ambiente e la qualità della vita dei cittadini.
In questa fase è previsto l’intervento della Provincia di Treviso attraverso un’importante azione di coordinamento e di sostegno finanziario.