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16 aprile 2024

Italia

Alfano: "Se passa la stepchild pronti a referendum"

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Alfano:

"Abbiamo informazioni che ci spiegano che il rischio è altissimo". E' quanto afferma il ministro dell'Interno Angelino Alfano che, durante il programma 'In mezz'ora' su Raitre, specifica: "Siamo in un rischio molto alto, esattamente come i Paesi che hanno già subito attentati".

Spiega Alfano: "Informazioni e analisi ci dicono che dalla guerra in Siria e dalla instabilità in Libia continuano a venire pericoli per tutta l'Europa, ma non abbiamo notizie di un allarme concreto, perché altrimenti interverremmo specificamente su quell'allarme. Questo - aggiunge il titolare del Viminale - non ci fa stare tranquilli, perché siamo assolutamente e adrenaliticamente 'sul pezzo'. Fin qui, le cose hanno funzionato bene".

Il ministro dell'Interno ricorda poi "i rischi che abbiamo dovuto subire con l'Expo e l'avvio del Giubileo. Il lavoro di prevenzione ha funzionato. Il rischio è alto, abbiamo elevato il livello di allerta, abbiamo individuato obiettivi sensibili e fatto un lavoro di prevenzione, notte e giorno, che serve a diminuire il quoziente di rischio: ma nessun Paese - ribadisce Alfano - è a rischio zero".

MIGRANTI - "Sconsigliamo la chiusura di Schengen. Chiudere Schengen non risolve il problema'', continua Alfano, che aggiunge: "Abbiamo la fondata preoccupazione che ci sia la possibilità che Schengen salti".

UNIONI CIVILI - "Spero che i cattodem abbiano il coraggio per votare no alla stepchild adoption e che numerosi grillini votino 'no', in modo tale che la stepchild salti. Poi, se fossi il leader del Pd, io la stralcerei". Così il ministro sul ddl Cirinnà.

Se la stepchild adoption dovesse essere approvata, ci saranno ripercussioni nella maggioranza e nel governo? "Non sono sicuro, ma non faccio minacce" e "proporrò il referendum". "Io - continua - non sono per il cupio dissolvi della legge" sulle unioni civili. "Quindi - spiega - non tifo perché salti tutto, ma tifo perché, se fossi il leader del Pd io direi 'signori, io sono il Pd e guido questo Paese e questo è un Paese che rifiuta il tema delle adozioni e io mi colloco in linea con la sensibilità del paese".

BANCHE - Riguardo il provvedimento sulle Bcc "nel suo complesso sono d'accordo. Su questa norma in particolare", cioè quella sulla soglia dei 200 milioni, "dobbiamo sentire le associazioni del credito cooperativo e poi se ne discuterà in Parlamento", ha sottolineato il ministro dell'Interno

"Reputo ingiustificate - ha aggiunto - le polemiche contro Renzi su questo punto. Mi sembra un modo di provincializzare un dibattito che invece ci collega all'Europa. Sono contrario ad aprire fronte di scontro dentro il governo".

RENZI - "Non so se Renzi userà il nuovo aereo" per andare in Argentina, ma è "pretestuoso ogni dibattito di questo genere, è un discorso specioso", commenta il ministro parlando delle polemiche sul nuovo aereo presidenziale del premier. "Siamo un grande paese" ed è normale, come avviene anche in Francia e negli Stati Uniti, che ci sia "l'aereo del presidente dl consiglio", precisa.

ROMA - Il ministro ha poi annunciato il sostegno di Ncd alla candidatura a sindaco di Roma di Alfio Marchini: "Abbiamo visto sempre con favore la candidatura di Marchini. Ci riuniremo nei prossimi giorni per decidere. Marchini è un candidato civico, siamo assolutamente orientati su questo nome''.

MILANO - A Roma con Alfio Marchini e a Milano con Stefano Parisi. Angelino Alfano ha infatti indica la sua strategia politica per le amministrative in due città chiave, confermando il gradimento al manager di 'Chili-tv', candidato anche di Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni: ''E' una bravissima personalità che conosco da tempo".

E alla domanda se il sostegno di Ap a Parisi potrebbe segnare un riavvicinamento a Forza Italia, il ministro risponde: "Sulle alleanze per le amministrative decidono i territori. A Milano c'è un fatto importante: Parisi è una personalità brillante, non un tecnico algido". Nel capoluogo lombardo c'è "una sfida tra due city manager, quello della Moratti", ovvero il candidato Pd Giuseppe Sala, e "quello di Albertini: questo è il grande lascito della sinistra". A "Bologna, invece, abbiamo presentato una candidatura autonoma", sottolinea Alfano spiegando che anche a Torino potrebbe avvenire la stessa cosa.

 



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