Altivole, folle gara tra auto scoperta dai Carabinieri sui social - VIDEO
Corse in piena notte documentate da un filmato via social
| Angelo Giordano |
ALTIVOLE - Le forze dell'ordine di Treviso hanno identificato i presunti responsabili di una pericolosa gara di velocità tra auto di grossa cilindrata, tenutasi di notte sulla viabilità ordinaria nella zona di Castelfranco Veneto. L'evento è stato scoperto grazie a un video diffuso su piattaforme social da spettatori che hanno assistito alla competizione.
Il video, che ha catturato l'incoscienza dei partecipanti alla gara clandestina, ha attirato l'attenzione delle autorità, portando all'apertura di un fascicolo da parte della Procura della Repubblica di Treviso.
La pericolosa sfida su quattro ruote, che ha coinvolto auto di notevole potenza, ha destato preoccupazione per la sicurezza stradale e ha portato all'identificazione dei responsabili grazie alla collaborazione tra le forze dell'ordine e le segnalazioni provenienti dai social media.
L'episodio ha evidenziato il rischio e l'illegalità di tali competizioni su strade pubbliche, mettendo in luce la necessità di un controllo più rigoroso per prevenire incidenti e garantire la sicurezza di tutti gli utenti della strada.
AGGIORNAMENTO
I Carabinieri di Castelfranco Veneto (Treviso) hanno denunciato in stato di libertà un 23enne di origini albanesi ed un 20enne italiano (neopatentato) perché protagonisti di una gara di velocità a bordo delle rispettive auto. Le indagini, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Treviso, hanno consentito di accertare che la notte del 7 aprile scorso, verso le 2.30, ad Altivole (Treviso), i due giovani si sono sfidati alla guida dei propri autoveicoli, un'Audi ed una Volkswagen, improvvisando una gara, con tanto di "starter", che si è sviluppava per diverse centinaia di metri, interessando entrambi i sensi di marcia. Numerosi i giovani assiepati a bordo strada, che hanno assistito alla sfida alcuni dei quali hanno registrato un video postato su canali social utilizzato dai Carabinieri per ricostruire la vicenda. L'analisi dei filmati e le testimonianze hanno permesso di identificare i presunti conduttori dei mezzi nei due denunciati.
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