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28 novembre 2024

Vittorio Veneto

Botteon sconfessato dal Pd dopo il divorzio dalla maggioranza

Arrivano le critiche di Domini e Dus: "In questi tre anni ha messo in difficoltà la maggioranza"

| Roberto Silvestrin |

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Botteon sconfessato dal Pd dopo il divorzio dalla maggioranza

VITTORIO VENETO - Sconfessato dal suo stesso partito, poche ore dopo la decisione di abbandonare la maggioranza. Questa è la sorte toccata al consigliere Pd Adriano Botteon, che questa mattina – via Facebook – ha annunciato il proprio “divorzio” dalla maggioranza in consiglio comunale.

 

A motivare la sua scelta la decisione dell’amministrazione di avallare la futura variante per un supermercato, l’ennesimo, nella zona sud della città.

 

Immediata è arrivata la critica di Ludovico Domini, segretario del Pd vittoriese, che non ha risparmiato parole al veleno per il “dissidente”: “(Nel Pd, ndr) tutti hanno la possibilità di portare la propria esperienza, si discute e poi si decide. E queste decisioni devono essere rispettate da tutto il gruppo. Spiace che da Adriano Botteon questo rispetto non ci sia stato. Anzi, in questi tre anni ha assunto ripetutamente atteggiamenti che hanno messo in difficoltà la maggioranza di governo e i colleghi consiglieri, nonostante i ruoli di grande responsabilità che ha ricoperto”.

 

Ad irritare il Partito Democratico sono state anche le esternazioni su Piazza Meschio: Botteon ha infatti criticato la scelta dell’amministrazione di concedere la variante per incassare parte dei soldi da dirottare sulla piazza incompiuta. “Si può realizzare da subito facendo scelte differenti. Presiedo la commissione bilancio e lo posso garantire senza paura di smentite” aveva dichiarato duramente lo stesso consigliere questa mattina.

 

“Piazza Meschio era fra le priorità assunte anche dallo stesso Botteon. E per ottenere questi risultati – ricorda Domini – era stato scelto come capogruppo in consiglio ed è per il reggimento di questo obiettivo primario che si è sempre mosso, e continua a muoversi, il Partito Democratico". La scelta di far arrivare i soldi per Piazza Meschio dalla concessione per il nuovo supermercato è stata difesa strenuamente dal capogruppo Pd in consiglio comunale, Marco Dus: “Dovrà essere il comune a realizzare la piazza con fondi propri.

 

Ora i consiglieri avevano due scelte da compiere, cancellare delle opere già finanziate e previste a bilancio oppure consentire una variante urbanistica per la realizzazione di un supermercato che consentirà di introitare poco meno di 500mila euro con i quali poi realizzare i lavori.

 

La variante sarà strettamente legata alla Piazza. Se la piazza non verrà realizzata non verrà concessa l'agibilità al supermercato. Per la realizzazione della piazza ci vogliono circa 720mila euro quindi altri fondi dovranno comunque essere reperiti da altre voci di bilancio. La maggioranza ha deciso di seguire la seconda strada.

 

Altri invece, di fronte a queste scelte entrambe difficili, hanno scelto la terza via: non scegliere. Altri hanno deciso di uscire dalla maggioranza”. Il riferimento è – ovviamente – diretto anche a Paolo Bassetto, che ieri ha rassegnato le proprie dimissioni da consigliere comunale.

 

Al Pd non sono andate giù l’ultima separazione operata da Botteon, già dimessosi dall’incarico di capogruppo e poi da quello di segretario. “Purtroppo qualcuno oggi ha dimenticato che la politica è servizio e che essere amministratore di una città significa prima di tutto mettersi a disposizione, assumersi le proprie responsabilità e non soddisfare interessi e ambizioni personali” ha continuato Dus.

 

Il consigliere di Partecipare Vittorio Matteo Saracino ha parlato di “crisi profonda in cui versa l’attuale maggioranza consiliare, segno che tra giunta, rappresentanza consiliare e di partito c’è non solo dissidio interno, ma evidente diversità di pensiero di fondo nell’agire per la città”. E su Piazza Meschio ha ribadito la propria posizione: “Riteniamo che la strada dell'escussione della polizza sia quella più giusta”.

 


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