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23 novembre 2024

Castelfranco

CAI Castelfranco Veneto: ben 100 anni di passione per la montagna

Un secolo di vita che merita una celebrazione adeguata, parte quindi la rassegna di eventi per il centenario

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

CAI di Castelfranco Veneto

CASTELFRANCO – Un compleanno importante quello del CAI di Castelfranco Veneto che quest’anno festeggia il secolo di vita con una rassegna di eventi che animeranno tutto il 2024. Le celebrazioni saranno inaugurate il 25 gennaio al Teatro Accademico dove alle ore 20.45 sarà presentato il programma annuale e proiettato un video intitolato “CAI Castelfranco Veneto: 100 anni di passione per la montagna” realizzato da Giacomo Tonetto e Matteo Vianello, due giovani soci che attraverso testimonianze e immagini raccontano la storia della sezione Non solo montagna, in 100 anni il CAI ha intrecciato relazioni con altre associazioni e realtà della Castellana. Si prosegue così con tre appuntamenti, all’auditorium Nina Scapinello di Salvarosa: il 7 marzo “Montagna e Canzoni” con il gruppo vocale ‘432 Hearts’ di Bologna propone un viaggio di 100 anni tra immagini di montagna e le canzoni della radio; il 18 aprile con “Montagna Musica e Poesia” Alex Cerantola leggerà le poesie dell’alpinista e poeta Gianni Orsoni con l’accompagnamento dei giovani violoncellisti Giovanni Fontolan e Giulio Caputo; Il 16 maggio “Montagna e coralità” attraverso immagini storiche e canti ripercorre la storia del Coro Val Canzoi nato nel 1965 dall’amicizia di alcuni soci CAI.

 

Non mancheranno gli appuntamenti con le scuole. Dopo diversi incontri con le scolaresche per presentare l’attività del CAI, in particolare quella dell’Alpinismo Giovanile, è in programma una mostra di disegni degli alunni dell’Istituto Comprensivo n.1 raccolti nell’ambito del concorso “Disegna la montagna”. La mostra sarà allestita allo Spazio Zephiro in via Sile 24 dal 9 al 23 marzo. Il 13 aprile il Teatro Accademico ospiterà l’Assemblea Annuale delle Sezioni CAI di tutto il Veneto, appuntamento di grande prestigio, che porterà in città dirigenti CAI di tutta la Regione. Gli eventi culturali riprenderanno a settembre con la Rassegna Autunnale di incontri con alpinisti, scrittori, fotografi. Il 24 settembre al Teatro Accademico la prima serata dal titolo “Si vince o si perde insieme” vedrà protagonista Nives Meroi, alpinista di fama mondiale, che ha salito tutti i 14 ottomila in stile alpino. Le serate proseguono poi al Centro Bordignon in via Bassano 16: il 10 ottobre il forte alpinista francese Patrick Gabarrou, l’uomo del Monte Bianco, presenta “Il sogno dell’alpinismo”. Il 24 ottobre “Dall’Italia al K2, la montagna sostenibile” con Gian Luca Gasca reporter scrittore e viaggiatore, tra i conduttori di Linea Verde Sentieri di Rai 1.

 

A concludere la rassegna il 24 ottobre “Connesso alla natura” del fotografo naturalista Alessandro Gruzza, premiato in numerosi concorsi internazionali di fotografia naturalistica. In contemporanea alla rassegna una mostra fotografica allestita nella Galleria del Teatro Accademico: “In dialogo con la montagna”, foto dei partecipanti al concorso aperto ai soci CAI sul tema del delicato equilibrio delle Terre Alte, tra cambiamenti climatici, spopolamento e frequentazione massiva. Ultimo appuntamento del 2024, il 21 novembre al Cinema Hesperia, con la proiezione del documentario “Renato Gobbato, Bagnin” di Emanuele Confortin, centrato sulla figura del forte alpinista castellano, Accademico del CAI, tra i protagonisti dell’alpinismo dolomitico degli anni ’60 e ‘70. Questi gli appuntamenti culturali, a cui si affianca l’attività che il CAI organizza ogni anno e che comprende corsi e uscite di escursionismo, arrampicata, alpinismo, scialpinismo, alpinismo giovanile. Nel 2024 è prevista la ripetizione di ‘gite’ che sono state particolarmente significative per l’attività sezionale: l’escursione al Monte Cavallo prevista per il 13 ottobre, è riconosciuta come la prima gita ufficiale organizzata dai soci fondatori nel 1924; l’iconico Campanile di Val Montanaia (22 settembre) è stato da sempre un simbolo per chi si avvicina all’alpinismo; il sentiero 109-CAI Castelfranco in Grappa (5 maggio).

 

E’ previsto un gemellaggio di centenario con la sezione “Grigne” di Mandello del Lario, anch’essa fondata nel 1924, con l’organizzazione di due ‘escursioni a scambio’: una sulle loro Grigne (30 giugno) e una sulle nostre Dolomiti (31 agosto, traversata del Civetta). La sezione CAI di Castelfranco Veneto. Fondata nel 1924 da un gruppo di appassionati di montagna, alla fine di quello stesso anno contava già una settantina di soci. L’attività iniziale è prevalentemente escursionistica ed è solo dopo l’interruzione dovuta alla seconda guerra mondiale che nella sezione si comincia a praticare con preponderanza l’alpinismo. Nel 1945 i soci erano già più di cento e cominciava ad essere presente anche una discreta componente femminile.

 

Renato Gobbato, meglio noto come ‘Bagnin’ sarà il vero protagonista dell’alpinismo castellano, a partire dalla fine degli anni ’50; forte arrampicatore amava coinvolgere gli altri nella propria passione, così nascono a Castelfranco i primi ‘corsi roccia’, ponendo le basi per quella che è divenuto oggi la Scuola Le Torri. Poi con il tempo vanno via via diffondendosi lo sci alpinismo, l’arrampicata libera e l’alpinismo giovanile, e infine il gruppo seniores. Nel contempo aumenta anche il numero di soci fino ad arrivare nel 2023 a 1.134 tra soci ordinari, familiari, juniores e giovani. Una curiosità? Il socio più giovane ha due anni e la più anziana, la signora Marcella Aristarco, socio vitalizio dal 1945, ne ha ben 104! Da quel lontano 1924 sono passati 100 anni, ma la sezione del CAI di Castelfranco Veneto non considera il 2024 solo come un traguardo raggiunto con orgoglio: la passione per la montagna è sempre uguale e quest’anno è anche l’inizio dei prossimi 100.



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