Il CANOVA RIPARTE COI LAVORI
Ritirata la sentenza del Tar che aveva sospeso i lavori dell'aeroporto
| Isabella Loschi |
TREVISO – Il Consiglio di Stato ha sospeso il provvedimento del Tar del Veneto che aveva bloccato da settembre i lavori di ristrutturazione e ampliamento della pista dell’aeroporto Canova di Treviso e dà ragione all’Enac.
«Siamo contenti che è stata fatta chiarezza» – commenta così la notizia il Presidente della Provincia Leonardo Muraro – «ora avanti tutta, ci siamo fermati anche troppo, lo scalo è estremamente importante per il turismo e per il giro economico che è in grado di generare. La Provincia di Treviso deve guardare avanti e guardare all'Europa».
Lo stop dei lavori era giunto dal Tar dopo che il comitato dei cittadini e l’Associazione Italia Nostra di Treviso, non favorevoli all’ampliamento del Canova, avevano presentato ricorso al tribunale richiedendo la presentazione della valutazione di impatto ambientale e di non superare la soglia dei 16.300 voli. «Il responso – afferma il segretario generale della Cisl di Treviso Franco Lorenzon – «risolve un contenzioso che non avrebbe dovuto esserci. C’è da chiedersi come in Italia si possano determinare ancora situazioni come questa, in cui si è resa evidente la grave superficialità e la mancanza di professionalità di chi aveva il compito di governare un processo neppure tanto complesso». «Siamo soddisfatti» -dice Lorenzon - «soprattutto per i lavoratori dell’aeroporto e dell’indotto, che altrimenti si sarebbero dovuti aggiungere al crescente esercito dei senza lavoro», oltre 300 persone, che ricordiamo, erano già ferme dal primo giugno.
«Rimane ora» - continua il segretario generale della Cisl - «la responsabilità di progettare sul medio-lungo periodo l’evoluzione del sistema aeroportuale Treviso-Venezia, in un disegno condiviso che chiami in causa enti locali, Save, gestore dell’aeroporto, rappresentanze dei lavoratori, cittadini, seguendo tre direttrici: trasparenza degli obiettivi, condivisione delle scelte, sostenibilità ambientale e sociale».