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28 marzo 2024

Castelfranco

La Caritas di Castelfranco forma un'"Unità di crisi per la carità" a sostegno dei profughi ucraini

Il 9 aprile prevista una raccolta straordinaria di beni di prima necessità. Nel frattempo si cercano famiglie disposte ad ospitare rifugiati, mentre la Chiesa di Castelfranco ha già aperto le sue porte.

| Leonardo Sernagiotto |

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| Leonardo Sernagiotto |

Supporto della Caritas all'Ucraina

CASTELFRANCO - Il mondo parrocchiale e del volontariato di Castelfranco si unisce per dare supporto e aiuto all’Ucraina. Il Consiglio della Collaborazione pastorale di Castelfranco, riunitosi per discutere sul problema umanitario generatosi con l’invasione russa dello scorso 24 febbraio, ha deciso di costituire una “Unità di crisi per la carità”.

Questa unità della collaborazione pastorale di Castelfranco, che vede riuniti gli operatori della Caritas cittadina e delle parrocchie della collaborazione, così come i rappresentanti del mondo del volontariato della castellana, ha come finalità principale il poter avviare e coordinare il sistema di aiuti che la collaborazione pastorale riuscirà a sviluppare da sola e/o in sinergia con altri gruppi, associazioni, Enti.

Un primo risultato è stato raggiunto nei giorni scorsi, con la raccolta di donazioni pari a oltre 22mila euro. È stata nel frattempo avviata una raccolta di generei di prima necessità, come alimenti a lunga conservazione, farmaci, materiali per l’infanzia e materiale didattico (quaderni, penne, etc.). Sabato 9 aprile è prevista una raccolta straordinaria presso la Coop di Via Valsugana, il supermercato Crai di Borgo Treviso e altre strutture che stanno formalizzando la loro adesione.

Tuttavia, l’operazione più complessa ma quella maggiormente sentita è la possibilità di accogliere profughi, grazie anche al collegamento con la Caritas Tarvisina e gli enti (Prefettura di Treviso, Provincia e Comune) preposti a coordinare il sistema di accoglienza diffuso. Una decina di famiglie di Castelfranco ha già espresso la propria disponibilità ad accogliere nella propria abitazione una persona adulta più uno o due minori, mentre eventuali nuclei familiari più numerosi potrebbero trovare collocazione presso strutture parrocchiali della Collaborazione.

Anche la chiesa di Castelfranco ha aperto le sue porte: in questi giorni ha trovato ospitalità presso la ex casa delle suore, in Vicolo del Cristo, un nucleo familiare composto da una coppia e i loro tre figli minori, mentre un’altra coppia è stata accolta presso la canonica di Salvarosa e altre potranno essere ospitate nelle canoniche di Salvatronda e di Sant’Andrea O.M. Ognuno può comunicare la propria disponibilità all’accoglienza, oppure consegnare i beni di prima necessità o sostenere economicamente le azioni di accoglienza. Maggiori info a questa pagina.

 


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