Caso finti vaccini a Treviso: rinviata a giudizio l’assistente sanitaria Petrillo
Il processo comincerà il prossimo 24 settembre
| Isabella Loschi |
TREVISO - E’ ripresa oggi, venerdì, davanti al gup del tribunale di Udine Daniele Faleschini Barnaba, l'udienza preliminare a carico di Emanuela Petrillo, l’assistente sanitaria trevigiana sospettata di aver finto di aver somministrato vaccinazioni ad alcuni bambini, prima nel distretto sanitario di Codroipo (Udine) dell'azienda sanitaria del Medio Friuli, e poi all'Usl 2 di Treviso.
Il processo era stato sospeso alla scorsa udienza, il 21 dicembre, in attesa della decisione della Corte di Cassazione - su richiesta della difesa che aveva presentato una istanza specifica - di rimessione del processo ad altro tribunale. Per la difesa, infatti, sussistevano "motivi di legittimo sospetto", per il "clamore mediatico senza precedenti" sviluppatosi intorno alla vicenda e per il "malcontento dei genitori" che, a giudizio dei difensori, avrebbero contribuito a creare un clima tale da "condizionare pesantemente le sorti del processo".
Il ricorso è stato respinto ad aprile dagli Ermellini che hanno invece considerato l'imparzialità del giudice e stabilito che il processo può essere celebrato a Udine. Si riparte dunque dall'udienza preliminare. Il processo ocmincerà il prosismo 24 settmebre davanti al tribunale in composizione colleggiale. Petrillo è indagata per falso ideologico, peculato e omissione in atti d'ufficio. Nel corso del processo si erano già costituite parte civile le due aziende sanitarie di Treviso e Udine e le famiglie di alcuni bambini.