Che sceriffo sarebbe senza stella?
"Simbolo di disciplina e rispetto delle leggi"
| Isabella Loschi |
TREVISO – «Maroni vuole sindaci giovani? Nella vita ci sono giovani ma anche i vecchi che sono giovani e io faccio parte di questa categoria». Così Giancarlo Gentilini, senza dubbi e ripensamenti sulla sua posizione di candidato sindaco per le comunali, risponde al segretario federale che lo aveva invitato tra le righe a cedere il passo.
Ma lo Sceriffo sa di avere dalla sua la fedele base leghista che lo ha indicato come candidato e l’affetto dei cittadini. E tira dritto. Ora l’unico problema che fa tentennare il vicesindaco è la scelta del simbolo della sua lista: «Quello che mi piace di più ha il mio nome sotto una stella da Sceriffo. Simbolo che vuol dire disciplina e rispetto delle leggi »– da sempre uno dei “comandamenti” di Gentilini. «La stella dovrà essere dorata e lo sfondo con i toni dell’azzurro e del bianco. Forse ci potrà essere un po’ di verde ai margini ma deve svettare l’oro perché Treviso è una città dorata».
Sugli avversari dell’opposizione dice: «Temo sempre la sinistra che è trinariciuta e vota sempre quello che dice il partito. I grillini invece sono come il vento sulle frasche delle paludi: può piegarle ma non le spezza. La sinistra invece, se vuole, può romperle».