Cineforum Labirinto: si riparte il 27 con “Anatomia di un film”
Il fondatore, Livio Meo, traccia le tappe salienti dell'associazione
| Leonardo Beraldo |
TREVISO – Il nome è stato ispirato dal saggio di Italo Calvino, “Sfida al labirinto”. Perché quella che si è proposto Livio Meo nel 2009, insieme ad altri giovani intraprendenti, è stata una vera e propria sfida: appassionare un sempre maggior numero di cittadini trevigiani al cinema, attraverso degli incontri trasversali che affrontassero la materia sotto punti di vista inusuali e creativi. E i risultati di Cineforum Labirinto sembrano accertare che la sfida è stata a tutti gli effetti vinta.
“Abbiamo cominciato con i documentari” ci racconta Livio. “Utilizzavamo alcuni spazi a disposizione come Fondazione Benetton o Spazio Paraggi. La prima idea è stata di organizzare degli incontri con i registi delle opere. Sembra banale adesso, ma dodici anni fa non era così usuale poter discutere del lavoro con il diretto responsabile. Poi un’altra iniziativa: la sonorizzazione live di film muti o di film “mutilati”, per così dire. Oltre a dare vita a proiezioni dei grandi classici con l'improvvisazione del pianoforte -i capolavori di Buster Keaton, per esempio- abbiamo provato a proiettare film incompleti – mi viene in mente Don Chisciotte di Orson Welles- e dargli una sorta di riempimento, di completezza, sempre attraverso la musica live".
La vera svolta arriva nel 2013: “Il punto era ed è offrire al pubblico un percorso diverso per conoscere il cinema. Ci serviva un luogo identificativo, un ritrovo nel quale noi e gli spettatori potessimo riconoscerci. Grazie all’incontro con TRA, Treviso Ricerca e Arte, abbiamo potuto creare un appuntamento fisso a Ca’ dei Ricchi, in vicolo Barberia”. Le proiezioni hanno continuato a diversificarsi: “Abbiamo organizzato rassegne su alcuni registi e, legandoci alle stesse visioni, grazie alla collaborazione con Marco Bellano, docente di cinema presso l’Università di Padova, abbiamo creato dei corsi sia tecnici che tematici".
Il Coronavirus non ha bloccato la verve creativa del gruppo, commenta Livio: “Ci siamo spostati online con altre iniziative, come CineDivano, dove abbiamo dato la possibilità di vedere i film tenuti in considerazione ma poi scartati dalle rassegne”.
Un ulteriore passo è avvenuto in giugno, con la collaborazione del Multisala Corso di Treviso: “Tenere delle lezioni in una sala cinematografica, nel Luogo con la L maiuscola, è stato il coronamento di tutte le nostre idee e i nostri sforzi. Per non parlare della partecipazione: in questi anni in cui si discute tanto di cinema vuoti, siamo riusciti ad ottenere un forte sostegno da parte di appassionati e interessati".
Ora sono aperte le iscrizioni per il nuovo corso, “Anatomia di un film”, in partenza lunedì 27 settembre. Diviso in 5 lezioni, è sempre tenuto da Marco Bellano e sempre presso il Multisala del centro città. Livio si dichiara già soddisfatto: “Abbiamo superato i cento iscritti, ma di posto ce n’è”. Quindi, che aspettate?
Per domande e iscrizioni, ecco la pagina Facebook dell'associazione.