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16 dicembre 2024

Dopo le elezioni, qualche numero a confronto

- Tags: numeri, elezioni, regno unito, popolazione, Londra

Anuska Pol | commenti | (19)

Anche qui a Barking and Dagenham, il “comune”, borough nell’est di Londra (la città Greater London ne ha 33), dove viviamo io e Tom, ci sono state le elezioni. Percentuale media di affluenza circa 37%, ha vinto di nuovo il Labour Party e sulla foto vedete alcuni dei candidati. Il signore sikh, arrivato dal Punjab nel 1963, si chiama Singh ed è il sindaco uscente, i nomi degli altri due candidati sono Jeanne e Faraaz.

In Italia la scorsa domenica ci sono stati i ballottaggi mentre qui, nel Regno Unito, nell’ultima settimana erano attesi i risultati delle elezioni nel distretto di Newark poco dopo le votazioni per il Parlamento Europeo che aveva visto l’exploit dell’UKIP, il partito dell’ormai notissimo Farage. In questo appuntamento elettorale interno si è riconfermato invece il candidato dei Tory distanziando il rappresentante dell’UKIP di quasi il 20% e rasserenando molti animi preoccupati, anche se l’affluenza ha avuto un crollo verticale rispetto alle ultime elezioni. Devo ammettere che non conoscevo per niente Farage e il suo partito, e anch’io ho cercato di informarmi. Di certo c’è che le dichiarazioni fatte da alcuni importanti esponenti dell’UKIP sono inequivocabili, non direi proprio “progressiste” e il loro leader non ne ha mai preso le distanze.

L’unica considerazione che mi sento di fare è che molti inglesi inglesi, di etnia bianca per capirci, e gli inglesi di tutte le altre numerosissime etnie miste e non, che vivono in UK da un paio di generazioni o da moltissimi anni, cominciano ad essere insofferenti riguardo la politica sull’immigrazione e del sistema di welfare, sotto certi punti di vista generosissimo, che però molte volte penalizza pesantemente chi vive qui da sempre.

Se vogliamo, sono gli stessi discorsi che sentiamo in Italia negli ultimi anni (aggravati dalla pesante situazione economica) con la differenza che qui sono arrivati e continuano ad arrivare in tantissimi. Qualche mese fa si parlava di una quantità di persone corrispondente circa ad un aereo che, solo dall’Italia, ogni settimana arriva a Londra (dentro la statistica c’è anche chi scrive) per fermarsi in cerca di lavoro e fortuna.

Ora lascio che parlino le cifre anche se non sempre si possono fare i confronti:

Comune di Pieve di Soligo: abitanti 12.150, densità abitativa 640  ab/kmq

Comune di Vittorio Veneto: abitanti 29.000, densità abitativa 351 ab/kmq

Comune di Treviso: abitanti 83.000, densità abitativa 1.497 ab/kmq.


Municipalità di Barking and Dagenham: abitanti 187.000, densità abitativa 5.200 ab/kmq       etnie:  49,5% bianchi britannici, 0,9% bianchi irlandesi, 0,1% bianchi gitani, 7,8% altri bianchi, 1,4% bianchi e neri caraibici, 1,1% bianchi e neri africani, 0,7% bianchi e asiatici, 1% altri misti, 4% indiani, 4,3% pakistani, 4,1% bengalesi, 0,7% cinesi, 2,8% altri asiatici, 15,4% neri africani, 2,8% neri caraibici.


Regione del Veneto: abitanti 4.914.000, densità abitativa 267 ab/kmq.

Greater London: abitanti 8.308.000, densità abitativa 5.285 ab/kmq se si calcola l’area metropolitana che converge quotidianamente sul centro per il lavoro si arriva a circa 14 milioni di persone senza calcolare le centinaia di migliaia di turisti e studenti.


Chi viene a visitare Londra e la trova un poco affollata non dica che non è stato avvisato.

Foto by Darren Rodwell on behalf of Barking’s Labour Council candidates, dati (arrotondati) fonte Wkipedia.

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Mi scuso, ma non capisco il nesso tra elezioni e densità demografica.

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Se è per questo non esiste alcun nesso neanche tra elezioni e credibilità dei candidati.

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... e nemmeno fra le idee dei candidati e i programmi delle liste/partiti con le quali si presentano.

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Signor libero_pensiero, in effetti il nesso non è proprio lineare e logico, mi rendo conto che il ragionamento può sembrare un po' contorto ma con uno sforzo si riesce in qualche modo a fare il collegamento fra la poca affluenza alle elezioni, il risultato dell'UKIP e il grandissimo numero di immigrati che sono arrivati negli ultimi anni sia dai paesi europei sia da fuori.

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Cit. da post

"Qualche mese fa si parlava di una quantità di persone corrispondente circa ad un aereo che, solo dall’Italia, ogni settimana arriva a Londra per fermarsi in cerca di lavoro e fortuna."
Non si parla però di quanti tornino indietro con le pive nel sacco perchè lì in UK non si può stare a bighellonare nei centri di accoglienza, non ti danno 40 euro al giorno e nemmeno vitto e alloggio come succede in Italia.
Ogni settimana un aereo? Qui in Italia ne arriva una nave stracolma ogni giorno!!!

Comunque un aspetto positivo almeno c'è. Non stiamo schiacciati come in una scatola di sardine come avviene a Londra. Non la invidio proprio!

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"Non stiamo schiacciati come sardine"?

Aspetti a dirlo, Scorretto! ora che il Baffo Padanceltico si è ritirato nel suo eremo sul Pizzoc, tra i viperozzi, chi ci salverà dalla preannunciata invasione di profughi nelle caserme dismesse?

Lei ce lo vede il buon Tonon col fido Napol a segare i platani sul Menaré per fermare le autocorriere di profughi subsahariani che vogliono entrare in città?

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...questi sono più furbi, arrivano dall'autostrada per evitare Tonon che fa il posto di blocco sul Menarè

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Fonte un po' più autorevole della mia:

http://www.internazionale.it/opinioni/giovanni-de-mauro/2014/06/13/londra/

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No, non ce li vedo. Anzi secondo me accetteranno di buon grado eventuali profughi perchè si può spacciarli come turisti in visita permanente alle bellezze locali.

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Nome di battaglia "ALCIDE" e nome di battaglia "PALMIRO".

Però nel '45 la autocolonna erano riusciti a fermarla...

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A proposito. Apprendo che il MInistero Difesa prevede un arrivo profughi, durante l'estate, pari a 100.000 unità.
Ed alla Conferenza Stato Regioni di domani si dovrebbe cominciare a parlare di disponibilità di caserme...

Mi sa che il PD vittoriese, che aveva parlato di superbufale di Da Re (ora ritiratosi in Pizzoc col nome di battaglia "BAFFO" ) circa l'invasione profughi comincerà a preoccuparsi...

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Premesso che Londra è sempre stata una grande e affollata metropoli, aggiungo:
- più o meno la stessa situazione esiste anche negli altri grandi centri urbani dell'UK
- non arrivano solo italiani ma anche da molti altri paesi e non solo quando il mare lo permette
- è verissimo che molti di questi poi tornano a casa
- ci sono tantissimi che "bighellonano" anche qua e ci sono tantissimi furbetti perchè il sistema dei benefit è estremamente diffuso e generoso
- non avranno centri profughi ma il numero delle persone che riesce a campare solo perchè sono pesantemente aiutati dallo stato è enorme nemmeno paragonabile a quello che abbiamo in Italia.
Stamattina un'insegnante della scuola pubblica dove va mio figlio, estrema periferia nell'East End londinese, diceva che vent'anni fa in quella Primary School c'erano 120 alunni praticamente solo inglesi e ora sono 820 e nell'insieme vengono parlate 53 lingue diverse.
Non è che i problemi ce li abbiamo solo noi!!
Non so cosa dire riguardo ai poveri cristi che sfidano la sorte salendo su quelle barche. Se non che non ci si può nemmeno chiedere se dobbiamo o no soccorrerli. Ci saremo anche impoveriti ma non siamo mica delle bestie.
Il discorso non ha una soluzione facile e come è stato detto mille volte dovrebbe essere affrontato a livello europeo e internazionale.
Lì a Vittorio provate a dirottare le corriere dal Menarè fino a Bruxelles. Non si sa mai.

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Londra è un pianeta. Vi ho passato del tempo vivendo in Holland Villas Road, più o meno so dov'è Barking and Dagenham. So che è a oriente. Londra è un pianeta multietnico, vale la pena visitarlo e viverlo; è pieno di italiani, indiani, latinoamericani ed altri.. Attenzione se ci andate per imparare l'inglese, la full immersion non è garantita. Io ho iniziato a parlare lo spagnolo.

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L'avranno scambiata per un torero!

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Michele Bastanzetti non è certo un uomo di cultura od un intellettuale, anzi. Ma diverte. Non deve smettere.

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Carissimo Franzisco Manolete, non capisco proprio da cosa le derivi questa ansiosa, ossessiva paura che io possa smettere di scrivere.
Non smetterei mai, mi diverto troppo a matàr los polàstros complotìstas!

La ringrazio comunque per l'apprezzamento.

PS: come è poi andata a finire con the english tongue?
the book is on the table - the sun is in the sky - my name is Manolete - what time is it? per oggi mi ripassi queste...

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L' inglese, poi, l'ho imparato in Arkansas, ma è un'altra lingua. Per cui ho difficoltà a seguire quello che scrive.

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Difficoltà a seguire? strano, a me "the sun is in the sky" pare la lingua di Obama, oltreché del Grande Bardo.

Non è che, come ha imparato lo spagnolo a Londra, aniziché l'inglese, in Arkansas abbia imparato il cinese, anziché l' ammarikano?

Co' 'sto melting pot non si capisce neppur più che lingua si parla...

:-)

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L' inglese e' un' opinione. Quello parlato in Arkansas e' molto diverso da quello che si parla in India', l' inglsh, e cosi' via. Anche per lo spagnolo vale la stessa cosa; quello che si parla a Montevideo o a Buenos Aires e' molto differente dallo spagnolo parlato a Cuba o a Granada.

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